DISSOTTERRATI FUSTI SOSPETTI IN CONTRADA CIVITELLE. CONTENGONO RIFIUTI TOSSICI?

Prossimamente campioni di materiale saranno esaminati da esperti del Nbcr. Il proprietario del terreno parla di un madornale errore. «Scambiati per rifiuti i materiali utilizzati per costruire le celle frigorifere».

Fusti abbandonati contenenti scorie pericolose o materiale utilizzato per la produzione di celle frigorifere confuso con rifiuti potenzialmente tossici? A 5 mesi dal sopralluogo effettuato in un terreno in c.da Civitelle di Avigliano per effettuare campionamenti e verificare, anche attraverso il monitoraggio dell’aria attraverso una centralina, l’eventuale presenza di rifiuti nocivi, il corpo forestale dello stato ed i vigili del fuoco sono tornati sul luogo per dissotterrare i fusti sospetti. Due anni fa, a seguito di segnalazioni circa la presenza di «rifiuti speciali e pericolosi», una porzione privata di terreno ricadente nell’area di un’ex cava, in parte divenuta comunale a seguito di un esproprio per costruire il palazzetto dello sport, fu sottoposta ad un sequestro giudiziale derivante da un procedimento penale per abbandono di rifiuti. I fusti, che erano stati completamente ricoperti dalla terra, senza risultarne, tuttavia, danneggiati, a causa di un cedimento del terreno argilloso sul quale erano poggiati, ora sono stati estratti dai vigili del fuoco e riportati in superficie per essere esaminati.«Torneremo ancora – ci ha detto il comandante del corpo forestale dello Stato, Giuseppe Melfi – per prelevare dei campioni di materiale e inviarli a Roma per far analizzare il loro contenuto dagli esperti del Nucleo batteriologico, chimico e radiologico dei Vigili del fuoco». Di un madornale equivoco sul materiale contenuto nei fusti e sulla contestazione del loro stato di abbandono parla il proprietario del suolo, che ha un’impresa che produce celle frigorifere. «E’ stato scambiato –spiega - per una discarica un terreno antistante il capannone che utilizziamo per lavorare e nel quale poggiamo del materiale e confuso i materiali che adoperiamo per la lavorazione in rifiuti». «Si sta fortemente drammatizzando – ha affermato l’avvocato Gaetano Basile – una vicenda ridicola, frutto di un grosso errore. Abbiamo già chiesto il dissequestro del terreno e speriamo ciò avvenga presto».
07/05/2010 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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