«ANNULLATA UNA DELIBERA PER LA RIPRESA DEL SETTORE EDILE»

Claps (Pdl): «Bloccati ampliamenti fino al 30%»

Avigliano. Il consiglio comunale dell'11 novembre scorso ha annullato la delibera n. 42 del 5/11/2009, con la quale gli ex amministratori avevano chiesto alcune deroghe alla legge regionale 25/2009 che recepiva il "piano casa" varato dal governo Berlusconi sugli ampliamenti agli immobili ad uso abitativo in deroga ai regolamenti vigenti nei vari comuni. Vincenzo Claps, consigliere comunale del pdl attacca l'amministrazione tacciandola di «immobilismo e approssimazione». Dopo «il blocco delle attività edilizie dovuto ai ritardi nella redazione del Regolamento Urbanistico che mette quotidianamente in ginocchio l'economia della comunità», afferma Claps, arriva, «dopo 9 mesi di assoluta indifferenza», l'annullamento di una delibera che avrebbe permesso ampliamenti del 30%, nonostante il «Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata avesse inviato una nota al comune in cui venivano indicate le eventuali modifiche da apportare alla delibera». Le deroghe chieste dal comune riguardavano da un lato un innalzamento al 30% del limite massimo di ampliamento della superficie complessiva, dall'altro l'estensione dell'applicazione della legge regionale alle zone A e B della Frazione di Lagopesole, area dichiarata di notevole interesse pubblico, e a tutta la zona A, centro storico, di Avigliano. Già mesi fa, sul blog dell'associazione Franco Venturi, un architetto, Peppino Vaccaro, aveva posto l'accento sui pericoli di «una politica urbanistica indiscriminata e indifferente ai valori del costruito» e sull'impossibilità che la regione facesse passare una proposta del genere. «Non posso pensare - scriveva - che tutto ciò non sia stato valutato attentamente da un punto di vista tecnico oltre che politico da chi era chiamato ad esprimersi in proposito. Sicuramente pressioni molto forti hanno fatto sì che una decisione del genere venisse portata in Consiglio, dove la maggior parte dei componenti è stata fuorviata dalla necessità di consentire a tutti i cittadini di poter usufruire dei benefici della Legge. Ancora una volta (dopo l'esperienza fatta con la prima bozza del Regolamento Urbanistico) rischiamo, molto concretamente, di fare una figuraccia a livello istituzionale. Quasi sicuramente la Regione Basilicata esprimerà parere contrario a quanto richiesto dal Comune di Avigliano (a meno che non scatti il silenzio-assenso!)». Come previsto, a febbraio è arrivata la nota regionale che chiedeva l'eliminazione delle zone A e B della Frazione di Lagopesole e la puntuale specifica degli edifici o dei gruppi di edifici a cui estendere l'applicazione della Legge Regionale per il centro di Avigliano. Nel frattempo, dallo scorso aprile, è cambiata l'amministrazione e la giunta e la questione è rimasta in stallo sino a pochi giorni fa. «Dal 17/02/2010 il Comune di Avigliano non ha minimamente pensato di apportare modifiche alla D. C. 42 del 05/11/2009 - conclude Claps - fino al consiglio comunale dell'11/11/2010, dove dopo 9 mesi di assoluta indifferenza si decide solamente di annullare la delibera 42, senza apportare le modifiche richieste dal Dipartimento della Regione Basilicata. Tenendo presente che la legge regionale 25/2009 ha una validità temporale di 24 mesi, possiamo sostenere che di fatto ci siamo giocati la possibilità di poter effettuare gli ampliamenti del 30%. Un altro caso che testimonia con quale approssimazione viene amministrato il nostro Comune».
24/11/2010 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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