PREMIO ARCO 2011 A PIERLUIGI CLAPS

Il riconoscimento è un tributo dalla Pro loco ai propri concittadini che fuori dalla loro terra natia si siano distinti per meriti e capacità, continuando a tenere un vivo legame con la comunità al piè del Carmine.

Pierluigi Claps, classe 1960, docente ordinario di Costruzioni Idrauliche e Idrologia presso il Politecnico di Torino, sarà premiato stasera ad Avigliano, alle 17,30 presso il cortile del Palazzo di città, nell ambito della XIV edizione del premio Arco. Il riconoscimento è un tributo della Pro loco ai propri concittadini che fuori dalla loro terra natia si siano distinti per meriti e capacità, continuando a tenere un vivo legame con la comunità al piè del Carmine. Proprio questo vincolo sentimentale con le proprie origini è richiamato nel nome del premio, dove il termine Arco simboleggia l arco di piazza Gianturco, elemento identificativo dell intera comunità, in cui leggere la propria infanzia, la propria storia e i propri ricordi. Lo stretto vincolo sentimentale e relazionale Claps l ha mantenuto rinsaldandolo e alimentandolo soprattutto grazie a stabili collaborazioni con l Università della Basilicata, nella quale ha lavorato per ben 10 anni fino a ricoprire la funzione di professore associato. «Un potentino che lavora all Università della Basilicata - racconta - normalmente cerca di non muoversi, di migliorare lì. Quando vinsi il concorso da ordinario al Politecnico di Torino mi sentii quasi una mosca bianca perché decisi di accettare la sfida; eppure ben presto capii che per il mio territorio ero più utile in Piemonte, in quanto potevo fare da sponda, promuovere collaborazioni tra gruppi di ricerca, caldeggiare scambi di materiali e di esperienze». Una materia ostica ma di grande attualità quella della gestione delle risorse idriche della quale il professore parla con grande semplicità, con la passione di chi ama il proprio lavoro e vorrebbe passare, come un testimone, le sue conoscenze su quella che è una sostanza indispensabile all uomo e all ecosistema in cui vive, che al tempo stesso può essere abbondante e disponibile oppure scarsa e indisponibile. «Eravamo un paese di letterati e stiamo diventando un paese di scienziati - afferma. La rivoluzione digitale ha permesso alle facoltà tecniche nell arco di qualche decennio di fare passi da gigante. Di contro in Italia è molto calata l attenzione ai problemi idrici, offuscata dalla querelle tra acqua pubblica e privata, sulla quale è necessario un dibattito serio con al centro gli esperti pronti a spiegare, perché credo che sia necessario considerare i professori universitari dei servitori dello Stato che, con le loro capacità tecnico scientifiche possono essere utili a dirimere problemi complessi. Io credo di contribuire a formare ragazzi competenti che sappiano tramandare una cultura corretta dell uso dell acqua, e anche divulgatori capaci di aprire dibattiti su basi scientifiche per affrontare con le dovute competenze problemi che investono costi e rischi ingenti. Basti pensare alle questioni dell assetto idrogeologico del territorio». Claps è stato anche componente del Consiglio Scientifico del gruppo nazionale per la difesa delle catastrofi idrogeologiche ed ha collaborato con diverse università straniere. Eppure non ha mai pensato di trasferirsi all estero. «Più si viaggia e più ci si rende conto che in Italia siamo molto indietro, ma le potenzialità sono enormi. Tutti nel nostro piccolo dobbiamo rimboccarci le maniche e dare una mano per la crescita dei nostri giovani e della nostra nazione». L incontro sarà condotto da Mario Trufelli e interverranno il presidente della Pro Loco Francesco Giordano, il sindaco Vito Summa e il rettore dell Università della Basilicata Mauro Fiorentino.
03/06/2011 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

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