Prevenire le inondazioni significa intervenire nella pulizia del letto del fiume
AVIGLIANO - Lo stato di abbandono e di mancata manutenzione del fiume Bradano e, in particolare, del tratto che attraversa la Frazione Sarnelli di Avigliano mette e forte rischio d'inondazione tutto l'abitato a ridosso del tratto fluviale». A denunciare la quasi scomparsa dell'alveo naturale, a causa di erbacce e detriti che, di fatto, ostruiscono il naturale defluire delle acque, è il consigliere d'pposizione Vito Lorusso (Pdl) che sollecita la pulizia del segmento del fiume. Negli anni trenta in circostanze manutentive non dissimili, ci fu l'inondazione dell'abitato e, solo per una serie di fortunate coincidenze, non ci furono vittime. Negli anni '60 furono effettuati interventi incisivi di sistemazione dell'alveo con delimitazione degli argini e briglie tendenti a ridurre l'erosione delle sponde del fiume e la forza delle piene. Precauzioni per evitare proprio il pericoloso ripetersi dello straripamento. Lorusso denuncia invece una "sconcertante incuria» poiché, nonostante le segnalazioni, «ad oggi non si è ancora provveduto alla pulizia del letto del fiume contro i rischi di inondazione». La memoria va inevitabilmente ai recenti tragici eventi che hanno colpito il territorio italiano da nord a sud, dalla Liguria alla Sicilia, per non parlare dell'alluvione del fiume Bradano che In no marzo è esondato in diversi punti, causando ingenti dammi. Danni sui quali si attendono gli interventi ora che il governo Monti ha firmato l'ordinanza sullo stato di calamità. In seguito a essa si potranno utilizzare 7 milioni di euro statali e altrettanti regionali per mettere insicurezza le infrastrutture danneggiate. IL precedente governo Berlusconi aveva introdotto, invece, col decreto mille proroghe, impugnato davanti alla Corte costituzionale dalla Regione, la cosiddetta «tassa sulle disgrazie» che costringeva le Regioni, e la Basilicata sarebbe stata la prima a doverla applicare, ad aumentare le tasse per far fronte al danni causali dalle calamità naturali. Inoltre, ha spiegato il consigliere Lorusso, «la Regione, con apposita delibera di Giunta, ha approvato il piano di forestazione 2011 e il progetto esecutivo di "vie Blu" gestito dalla Provincia, che tra gli altri compiti ha proprio quello della difesa degli argini dei fiumi, con uno stanziamento di 58 milioni di curo per vari interventi». Certo, c'è molta strada da fare per attuare una coerente politica di tutela idrogeologica dei territori, superando l'approccio emergenziale e scommettendo operativamente su una strategia di cura e di prevenzione. Evitando di aspettare il verificarsi dell'ennesima catastrofe. Lorusso fa sapere di aver presentato un'interrogazione urgente al sindaco di Avigliano «per conoscere quali provvedimenti intenda prendere per prevenire e scongiurare i rischi derivanti da una eventuale inondazione che metterebbe in pericolo la sicurezza dei cittadini della frazione e delle attività artigiane ubicate a valle della stessa». |
31/12/2011 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |