I COMMERCIANTI LANCIANO L'SOS - "DI QUESTO PASSO CHIUDEREMO TUTTI"

Al momento di crisi si abbina la vicinanza con Potenza, e i clienti sono sempre di meno - Il sindaco Summa: "non siamo fermi, ma è dura anche per il Comune"

AVIGLIANO. La vicinanza con Potenza croce e delizia per Avigliano. I pochi Km che separano il centro al piè del Carmine dal capoluogo, la possibilità di raggiungerlo agevolmente in auto, bus o treno, la stragrande maggioranza di aviglianesi che vi si reca giornalmente per lavorare, se da un lato è una risorsa per la gente, in un momento di crisi economica così forte, in quanto dà ampie possibilità nella valutazione degli acquisti, alla ricerca della scelta più ampia possibile e del prezzo più conveniente, dall'altro, ora più che mai, con i portafogli sempre più vuoti e le spese ridotte al lumicino, sta fagocitando il commercio della cittadina, anche attraverso una concorrenza che i piccoli esercizi non sono in grado di contrastare e che il nuovo decreto sulle liberalizzazioni farà esplodere in maniera eclatante. A lanciare il grido dall'allarme sono gli stessi commercianti, che tendono le mani al Comune affinché, con politiche mirate alla valorizzazione del territorio, li aiuti a non scendere ancor più la pericolosa china verso cui le politiche di rigore dei governi centrali continuano a spingerli. La recessione va a braccetto con la depressione non solo dei consumi ma psicologica di chi vede, giorno dopo giorno, ridursi le proprie uniche entrate e incapace, da solo, di intraprendere iniziative a contrasto della tendenza che si sta consolidando sempre più. I negozi semivuoti, le facce sconsolate su cui si legge la preoccupazione di chi teme di non reggere più per molto, negozi che chiudono, pochi temerari che provano a investire in nuove attività e tanti che «tirano a campare» sperando non duri ancora molto questa crisi congiunturale. «Per come è diventato aggressivo oggi il commercio - afferma il consigliere d'opposizione Vincenzo Claps - il Comune può fare poco per trattenere la gente ad Avigliano. Tuttavia bisognerebbe studiare una formula per proteggere la realtà del nostro commercio, da un lato aiutando, con politiche mirate di sostegno ai commercianti, a trattenere l'utenza che abbiamo, dall'altro intraprendendo politiche che attraggano, anche attraverso la delocalizzazione di strutture che nel capoluogo soffrono la carenza di contenitori, e che noi, al contrario, abbiamo inutilizzati, così da ridare vita ad un centro che negli anni si è sbiadito, divenendo senza più idee e attrattive». - «Noi lavoriamo-ha detto il sindaco Vito Summa - in uno dei periodi più difficili essendo la crisi economica che stiamo vivendo la più grave da circa un secolo. Con sforzi enormi abbiamo fatto interventi per finanziare riqualificazioni (viabilità, decoro urbano attraverso l'eliminazione dei cassonetti grazie alla differenziata porta a porta), per creare circuiti attrattivi (il mondo di Federico, il lago pleistocenico di Piano del Conte), per inaugurare quei "contenitori" (polivalente, distretto sanitario) che speriamo portino gente nella cittadina. Stiamo cercando di far funzionare i servizi, di creare parcheggi, di fare il possibile nonostante l'enorme contrazione di risorse. Sappiamo che la gente, in un momento così delicato, si aspetterebbe di più. Ma ormai siamo nella situazione che sono gli stessi comuni che rischiano di chiudere».
22/04/2012 - autore: Sandra Guglielmi
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

I COMMENTI DEI VISITATORI
Franco Della Fonte da Avigliano | 27/04/2012 - 16:21
Forse diminuire un pò i prezzi aiuterebbe ad invertire le cose, cercare di far arrivare i potentini ad Avigliano per fare la spesa......siamo in periodo di crisi bisogna adattarsi oppure non lamentarsi

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