Accuse dell'opposizione al comune
Parte la scuola domani ad Avigliano e si inizia a pensare alla mensa scolastica. E’ stato pubblicato il 5 settembre il bando di gara per il nuovo affidamento del servizio, scaduto a dicembre 2011 e prorogato nelle more dell’espletamento della nuova gara e, a quanto afferma la responsabile dell’Ufficio Pubblica Istruzione, Angela Romaniello, entro il 9 ottobre tutto dovrebbe essere pronto per la partenza. «L’inizio vero e proprio, però - ci spiega -, che nella cittadina non è mai avvenuto prima di metà luglio, sarà deciso dalla giunta comunale», che dovrà fare i conti, aggiungiamo, con i problemi di bilancio in tempi di magra per le casse degli enti. Negli ultimi giorni, tuttavia, il servizio di refezione scolastica è stato al centro di un fuoco incrociato di accuse lanciate all’amministrazione dal consigliere d’opposizione Tommaso Coviello, capogruppo di Futuro e Libertà, e di risposte dell’assessore al ramo Anna D’Andrea, che ha parlato di strumentalizzazioni. «L’Amministrazione comunale, in prossimità della fine dell’anno scorso, - ha detto Coviello - anziché bandire una nuova gara d’appalto ha deciso di prorogare l’affidamento alla vecchia cooperativa e d’incrementare il costo del servizio mensa agli utenti, impattando notevolmente sulle famiglie. Per quale recondito ed ingiustificato motivo non è stata bandita una nuova gara per oltre 8 mesi, potendo quest’attività favorire un risparmio di costi per il comune ed evitare di conseguenza l’innalzamento delle tariffe agli utenti?». «La proroga dell’affidamento della mensa scolastica - ha spiegato la D’Andrea - è stata attivata per far fronte alle sollecitazioni verbali e scritte pervenute agli uffici da parte dei genitori riguardanti la tabella dietetica, regolarmente redatta da dietiste del Sian, ma ritenuta inadeguata», come documentato anche dalla dottoressa Deborah Martone, responsabile della refezione scolastica dell’Inran interpellata da alcuni genitori. Ora, col nuovo piano dietetico è partita la nuova gara, «per la quale - ci spiega la Romaniello - c’è un importo a base d’asta con l’aggiudicazione del prezzo più basso. Quindi non è possibile stabilire a priori la possibilità di poter abbassare, come proclamato dal consigliere Coviello, i costi per le famiglie», moltiplicatisi soprattutto per quelle con oltre 13.000€ di Isee e con più figli, tutti ora paganti senza alcuna riduzione per i figli successivi al primo |
12/09/2012 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |