A Brindisi di Montagna arriva personale e rinvio scongiurato. A Possidente bimbi di prima e seconda nella pluriclasse.
Arriva il bidello e l’Istituto comprensivo di Brindisi di Montagna può aprire i cancelli della scuola lunedì mattina, come da calendario. L’annuncio del sindaco Nicola Allegretti, lanciato martedì scorso dalle pagine della Gazzetta, di far slittare l’inizio dell’anno scolastico per circa un centinaio di bambini del paese tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, ha sortito l’effetto sperato e alla scuola del borgo della Grancia è stato assegnato, finalmente, il personale di supporto indispensabile per garantire la partenza delle lezioni. Meno sereno, invece, sarà l’avvio del nuovo anno per i genitori dei bambini, che fanno quest’anno il loro primo ingresso alla scuola primaria, residenti nella frazione Possidente di Avigliano. Le iscrizioni alla prima classe non hanno consentito, complice il costante calo demografico e i numeri imposti dalla riforma Gelmini, la formazione della prima classe. Soluzioni: la pluriclasse, con 7 piccoli di prima e 11 di seconda, o l’iscrizione dei bambini presso la scuola di Lagopesole, altro borgo aviglianese che dista meno di 4 km da Possidente. Dopo una serie di incontri con le istituzioni scolastiche, i genitori e l’amministrazione comunale si è optato per la prima alternativa, con l’impegno di cercare di consentire momenti didattici distinti e cablati alle esigenze dei bambini. L’Amministrazione Comunale, duramente accusata dal consigliere del Pdl Vito Lorusso di non essersi mossa in tempo utile sul problema e di non fare quanto in suo potere per difendere un territorio «saccheggiato» da ogni presidio come quello di Possidente, si difende. «Solo il 4 settembre - ci ha detto il sindaco Vito Summa - abbiamo saputo che, anche in virtù di due nulla osta dati dalla scuola, non si sarebbe potuta formare la prima. Nonostante siano le istituzioni scolastiche e non noi ad avere potere formale, ci siamo impegnati per la risoluzione della questione, effetto di una riforma che abbiamo avversato sino all’ultimo». «Ci impegniamo, comunque, - conclude - a istituire a breve un comitato per studiare i flussi demografici, permettendoci di lavorare, per il futuro, sul bacino d’utenza». Una soluzione. Che, tuttavia, potrebbe accontentare alcuni territori e, forse, meno altri.
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13/09/2012 - autore: Sandra Guglielmi |
fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO |