IL PDL CONTESTA IL REGOLAMENTO URBANISTICO

Avigliano, riunione del centrodestra

AVIGLIANO – A loro questo regolamento urbanistico non piace. Quelli del Popolo della libertà dicono che se dovesse essere confermata la bozza in ipotesi che gli è stata consegnata non la voteranno in Consiglio comunale. L'indicazione la dà per primo Vincenzo Claps, dirigente di partito che fa parte del gruppo di lavoro dei tecnici incaricati dal Pdl di esaminare le carte del nuovo regolamento: “Speriamo – dice – che questa rimanga solo una proposta, altrimenti i nostri consiglieri non potranno valutarla positivamente”. Il nodo è politico, se è vero che più tardi il sindaco Domenico Tripaldi, giunto insolitamente a rappresentare la maggioranza di centrosinistra in una riunione degli avversari, auspica che “gli atti e gli strumenti pianificatori hanno senso se sono discussi e condivisi in modo più ampio possibile”. Tripaldi, insomma, fa capire che cerca l'adesione e l'unanimità dell'opposizione su questo punto. Dal Pdl ribattono sollevando critiche “sullo strumento che dovrà pianificare per almeno 20 anni il futuro della nostra città” e rimarcano “l'inefficacia e l'inadeguatezza dello strumento di programmazione, giunto troppo in ritardo”.È stato questo il tenore del primo incontro promosso ieri sera dal costituendo Pdl di Avigliano che ha messo al centro della sua iniziativa l'ipotesi di regolamento urbanistico che dovrà adottare prossimamente il Comune di Avigliano. Un successivo incontro è in calendario nelle frazioni. “Nel frattempo – fa sapere Gianni Rosa, consigliere provinciale di An e presidente del partito a livello provinciale – una commissione di tecnici formulerà una nostra proposta di regolamento urbanistico. Un gruppo di lavoro – precisa aperto e trasversale”. Prove di dialogo tra maggioranza e opposizione, che sembrano vere solo in apparenza.Il pallino ora ce l'ha il centrodestra. Non fosse altro perché “abbiamo chiesto un consiglio comunale su questo tema già all'indomani dell'insediamento dell'assemblea cittadina – ricorda il consigliere Vito Lorusso -. Ed era il 2005. Oggi, dopo un ritardo insopportabile, ci viene consegnata una bozza che è una fotocopia del vecchio Piano regolatore generale”. Punti di vista a confronto. Tripaldi ha la possibilità di spiegare e dice, tra l'altro, che “i ritardi sono il frutto di scelte e impostazione che non dipendono dai comuni”.Secondo Gaetano Rizzitelli, ingegnere e coordinatore cittadino di Forza Italia, “il piano urbanistico è da rifare completamente perché tutti i progetti e le richieste di permessi a costruire giunti prima del blocco dell'attività edilizia (31 marzo 2008) hanno di fatto snaturato il nuovo piano”.
22/02/2009 - autore: Gianni Sileo
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA

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