STATO DI DEGRADO DENTRO PALAZZO CORBO

Nuova Italia Avigliano: Basta un certificato di abitabilità

AVIGLIANO - Il certificato di abitabilità ( oggi denominato certificato di agibilità) legittima l’utilizzo di un immobile? Nella fattispecie, consente l’uso come abitazione di Palazzo Corbo? In generale si intende, per sicurezza di un fabbricato, la garanzia di conformità e salubrità dell'opera costruita? E' quanto bisogna domandarsi in relazione alle affermazioni e dichiarazioni, rilasciate dagli esponenti dell'opposizione, agli organi di stampa. Il certificato di agibilità, riferito ad un edificio in cui già si vive, sancisce l'assenza di pericoli, sia quelli concretamente verificabili, sia quelli di natura tecnico-strutturale. Dalla lettura della denuncia, mossa dall’opposizione, emergono elementi su cui risulta opportuno compiere alcune considerazioni. A chi vanno attribuite le eventuali responsabilità del caso? A tal proposito, è consigliabile che il responsabile dell’ufficio tecnico del comune si soffermi sul concetto di gravi difetti di un fabbricato: in questa categoria, sono compresi anche quei vizi strutturali che, pur non incidendo direttamente sulla statica del fabbricato, ne compromettono in modo grave la funzione a cui è destinato. Alla fase iniziale di individuazione delle carenze esistenti, il suddetto incaricato comunale deve far seguire la successiva (detta azione di responsabilità per la rovina dell'edificio, ex art.1669), tesa ad identificare gli eventuali artefici. A questo proposito, anche il costruttore di edifici o di immobili destinati a lunga durata, risponde nei confronti del committente o dei suoi aventi causa, in virtù delle speciali disposizioni contenute nel precitato articolo del Codice Civile, principio qui enunciato e riportato: L'appaltatore è tenuto ad eseguire l'opera con la diligenza e la perizia inerenti alla sua attività professionale e risponde di vizi che avrebbe dovuto conoscere e prevedere; egli va esente da tale responsabilità solo quando il committente, benché avvisato dall'appaltatore circa l'inidoneità delle opere, abbia insistito perché venissero comunque eseguite. Non sempre le colpe sono dei politici.
12/02/2009 - autore: Laguardia L. Leonardo
fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA

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