AD AVIGLIANO VINCE IL CENTRO SINISTRA SENZA TRATTINO.
Ora, che si è tacitato il fragore dell’ultima tornata elettorale, provo anch’io, senza la pretesa dei tanti politologi che si sono avvicendati, a dare una probabile lettura di quanto accaduto elettoralmente da noi, provo a farlo dal punto di vista di chi ammi-nistra, quindi, in termini non diplomatici ma di assoluta concretezza. Queste, come tutte le elezioni, traducono gli ambiti numerici in importanti segni sui quali tracciare il futuro del fare e del fare politico anche qui ad Avigliano. E se è vero, come ci ri-corda la storia, che la classe dirigente della nostra città ha spesso rappresentato un emulato laboratorio per la Basilicata, le lezioni da trarre valgono per noi tutti. In sin-tesi: i nostri elettori hanno, in unica mossa, dato scacco matto, sbeffeggiandoli impie-tosamente, a tutti quegli strateghi, complice anche la loro spocchia, che improvvisati di arte enologica non si sono curati dell’oste e rimanendo con le pive nel sacco. Sep-pure con punte di spicco rinnovate, è tornato a vincere il centrosinistra. I cittadini a-viglianesi, in fondo, anelano una forte domanda in questo senso. Il problema, dunque, si risolverebbe sulla scorta di una scelta delle differenti rappresentanze, che, in futuro, auspico sia suffragata da imprescindibili doti, che sono: la capacità; la competenze; il sapere. Mai più lasciarci intorpidire da quelle “folklorisiche vivacità” che aleggiano ed autocelebrano paradigmi numerici di cui vantano esclusivo possesso. Sono certo che tanti nostri elettori si sono sentiti smarriti se non addirittura offesi nel avvertirsi mero strumento numerale (come dare loro torto!) e, pur non facendo venir meno l’idea di appartenenza,con rigore e lealtà morale si sono mossi votando e gratifican-do altri componenti di questa grande famiglia che è il centro-sinistra. E, in futuro?... Smaltite le riottottosità , spazzati i propositi vendicativi di taluni infelici puerperi, si dia luce ad un nuovo, vitale ed appassionante ciclo. Il mio augurio è che si inverti la tendenza,si torni a ragionare, senza politichese, sulle questioni concrete. per il bene comune, si vada molto oltre le schermaglie di fazione, praticando un linguaggio si competitivo ma franco,in cui i termini di oggettività devono svilupparsi intorno a quello straordinario essere che è il cittadino, recuperandone la sua centralità di attore e protagonista di un mondo migliore. Donato Claps Assessore attività produttive Comune di Avigliano
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02/07/2009 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |