Grazie all'attività della omonima associazione
Consegnati i lavori di restauro della Chiesa di San Vito, iniziati il 29 Giugno come avevamo scritto sul nostro giornale. Rimesse a nuovo le pareti e l’impianto elettrico interno. Tutto questo grazie all’impegno dell’associazione “San Vito Martire” che da anni attivo per il recupero della chiesa cinquecentesca. Installato anche un impianto allarme “Intelligent Beghelli” con 12 sensori collegati a due cellulari e due numeri fissi. L’antifurto permette anche di poter ascoltare “l’ambiente” cioè di sentire e registare voci e rumori. Tutte le opere d’arte, quadri e statue ne sono provvisti, così anche gli ambienti interni. Il lavoro è stato eseguito dalla società potentina Zaccagnino impianti SRL. Soddisfatto il presidente dell’associazione Rocco Grippa, cui si deve il merito di aver iniziato l’opera di recupero dal 1988. L’impegno dei “volontari di San Vito” però si può limitare solo alla infrastruttura e manutenzione. Restano in stato di degrado le opere artistiche tra cui ricordiamo la “Sacra Famiglia” di Girolamo Bresciano (1645) e la “Madonna Addolorata” di autore ignoto meridionale posto in cima all’altare maggiore. Per il restauro del grande altare barocco, alto 8 metri, è stato fatto un preventivo di 60mila euro da una ditta specializzata di Bolzano. L’augurio è che chi di competenza possa completare il restauro iniziato dai volontari e dalla Curia.
|
28/07/2009 - autore: Leonardo Pisani |
fonte: LA NUOVA DEL SUD |