UN VIAGGIO NELLA CULTURA RURALE

Avigliano, il rito del pane protagonista della Festa delle Famiglie

Il pane. Principe della tavola lucana. Un tempo unico alimento per le popolazioni, nelle sue disparate forme, lavorazioni e combinazioni di diversi cerali. Il rito del pane e della sua lavorazione è stato il tema della IV edizione “Festa delle Famiglie” organizzata dalla Associane “Le Contrade” di Bancone di Avigliano. Un vero viaggio antropologico , che ogni anno sviscera un aspetto della cultura rurale lucana, dalla preparazione del matrimonio e della preparazione del letto della sposa alla mietitura, con valori simbolici ancestrali. Questo anno il “rito” del pane, perché la sua lavorazione andava oltre la mera manualità. Era un momento di aggregazione sociale, di trasmissione orale di cultura, un apprendistato per imparare a “crescere” il pane secondo anche il tempo e le stagioni annuali. Un rito anche perché c’era una gerarchia sociale nella lavorazione, il momento topico del mettere il pane del forno era lasciata all’anziana del gruppo. Solo lei poteva usare la “pala” ed informare. Omaggio alla esperienza e al “rispetto” delle struttura e coesione sociale. Presente una esposione degli utensili per la lavorazione del pane. Dai piu semplici per la pulizia dell’ambiente come “lu Ramn’l” e la “rastriezz” a quelli della la lavorazione vera e propria “rusulecchia “ per tagliare la pasta, “la seta” per setacciare la farina bianca dalla cusca e la “pala”.Non poteva mancare la “tavola” sulla quale si metteva il pane sfornato e le donne la portavano sulla testa, in perfetto equilibrio fino a casa. Ricordi di un tempo non molto lontano. Presentato anche un video realizzato da Video Foro Sileo che documenta tutto il processo lavorativo della “cultura del pane” con rilievo alla “Schanata” cioè il passaggio dalla pasta alla seconda lievitazione del lievitazione del pane.
24/08/2009 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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