TERRORISMO, UN AVIGLIANESE TRA LE VITTIME

Antonio Santoro ucciso dalle brigate rosse il 6 giugno 78 ad Udine

Verità nascoste. La voce ritmata di Monica Palese, attrice lucana della compagnia Abito in scena, trasmette i ricordi, le testimonianze, il dolore chi è stata vittima innocente della barbarie. I ricordi dei familiari assassinati negli anni di piombo. Rosario BERARDI, Maresciallo di P.S., Giuseppe CIOTTA, Brigadiere della P.S. Guido GALLI, era un magistrato, Lando Conti ex sindaco di Firenze. Nomi sconosciuti ai più, vittime innocenti, la cui unica “colpa” era servire lo Stato o essere simbolo del “Sistema” . “Le Verità nascoste Il terrorismo rosso in Italia 1970 – 2007”, sì, fino al 2007” il libro scritto da Gianfranco Di Santo, ufficiale di polizia. Una documentazione integrata dalle esperienze personali di lotta al terrorismo dello stesso autore. Che arriva fino ai nostri giorni, perché il terrorismo esiste ancora “Qualche piccolo gruppo, da non sottovalutare è esistente” dice Di santo “ continuerà strisciando nell’ombra a progettare azioni omicide giustificandole con assurde idee rivoluzionarie.”. Un lavoro rivolto soprattutto a chi, troppo giovane, gli anni di piombo non li ha conosciuti ed a coloro che li hanno dimenticati. Una guerra civile la definisce l’autore poliziotto: 1969 ed il 1989 le vittime di attentati terroristici sono state 429; i terroristi uccisi in azioni 63; i feriti circa 2000; gli attentati a persone o cose 14.615. Costi economici valutati 200.000 miliardi di vecchie lire. I costi umani incommensurabili Migliaia di persone sono rimaste orfani, vedove, senza figli. Una voce si alza dal pubblico. Il prof Ruggero Rizzitelli ricorda Antonio Santoro, poliziotto, aviglianese, ucciso dalle Brigate Rosse ad Udine, il 6 Giugno 1978. Anche lui è citato nel libro, tra le vittime dei terroristi. “le Verità nascoste” un libro anche scomodo, coraggioso da parte di un dirigente di P.S. ancora in servizio. Specie quando lancia un atto di accusa verso la mancanza di memoria alle vittime del terrorismo, alle lentezze burocratiche che posono vanificare i diritti delle vittime e dei loro familiari. Solo dopo circa 25 anni è stata varata una Legge la nr. 56 / 2007, solo 2 articoli che ha istituito la “Giornata della Memoria” che si è celebrata per la prima volta il 9 maggio 2008 ricorrenza dell’assassinio dell’On. Aldo Moro. Per non dimenticare e per ricercare ancora le verità nascoste. Gli fa eco Egidio Digilio, senatore, ha vissuto quegli anni. Non ha mezze parole, lo afferma chiaramente “ Esistono segmenti delle istituzioni, poteri occulti che non permettono che in Italia si scopra la verità.”. I tanti misteri italiani, gli omicidi irisolti, le stragi impunite, i servizi deviati. Il senatore li cita dalla strage di Portella delle ginestre, agli omicidi di Salvatore Giuliano, ai caffè avvelenati per Pisciotta e Sindona, P2. Gladio. “ E’ un paese nato male, dagli inizi” – conclude Di Gilio- “ Lo sbarco alleato fu organizzato dalla mafia siciliana. E si è continuato: si lasciato giustiziare Aldo Moro, mentre si è fatto liberare, con l’intervento di Cutolo e della Camorra, l’assessore Regionale campano Cirillo, sequestrato dalle BR.”. Gli utili della vendita del libro, in accordo con la casa editrice “EditricErmes”, saranno devoluti di devolverli al “Fondo assistenza degli orfani delle vittime del terrorismo” istituito presso il Ministero dell’Interno.
07/09/2009 - autore: Leonardo Pisani
fonte: LA NUOVA DEL SUD

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