Ruota, libro, internet. Le tre rivoluzioni tecniche che hanno abbattuto le distanze spaziali e permesso la diffusione del sapere. Sempre in evoluzione, ora arriva il web 2: interattività, condivisione di saperi, reti tra gli utenti, immediatezza e praticità nel gestire e far “navigare” le informazioni. Un’occasione che la didattica non si è lasciata sfuggire. Nuovi linguaggi comunicativi, opportunità …Tra i nuovi mezzi c’è la LIM- lavagna interattiva multimediale- l’idea tecnologica è semplice: una lavagna. Un pc, un video proiettore e l’accesso a internet. L’utilizzo invece è innovativo perché permette di poter apprendere a distanza, di interagire con la creazione di reti nazionali e internazionali. Utilizzata per esempio per scuole in ospedali, per insegnare a distanza in luoghi impossibilitati per condizioni geografiche o difficoltà di varia natura. Inoltre permette di “mantenere una memoria storica di tutto quello che è insegnato o studiato in un archivio digitale, a disposizione di chiunque” spiega Sauro Baci, formatore della società Promethean, leader internazionale nel settore dell’alta tecnologia. Gli studenti avvertono la LIM vicina al loro modo di comunicare e di accedere alle informazioni.La semplicità di utilizzo è l’origine della diffusione delle LIM. Per il suo impiego servono solo le basi come scrittura, apertura ed inserimento file, upload, download, uso del web. Le potenzialità didattiche immense, dalla collaborazione del lavoro di gruppo al riconoscimento dei caratteri e la visione in grande rendono più agevoli e semplici gli apprendimenti di studenti con diverse abilità e stranieri.Il “progetto Lim”, finanziato dall’Ufficio Regionale Scolastico, grazie anche al lavoro della dirigente Pina Arlotto della “Carducci Morlino”, è partito con un corso di formazione per i docenti, cui hanno partecipato alunni che con naturalezza hanno dimostrato di poter utilizzare la lavagna multimediale. “Una formazione a piramide, ogni istituto partecipante ha inviato un docente” spiega Arlotto” che poi formerà colleghi ed alunni. Continuerò la formazione con un progetto interno, affinché tutti i docenti possano imparare l’utilizzo e le potenzialità di questo strumento. A scuola abbiamo anche molti bambini stranieri, sarebbe interessante poter “inventare” un giornale multiculturale con i paesi di origine, favorendo così integrazione e scambio di culture. Una scuola “aperta al mondo”.Al progetto hanno partecipato 22 istituti scolastici di Avigliano, Possidente, Lagopesole, Filiano, Bella, Ruoti, Laurenzana, Acerenza, Vaglio, Oppido, Tolve, Pietragalla, La Vista, Sinisgalli, Leopardi e Savio di Potenza, Baragiano, Picerno, Pignola, Muro Lucano, Vietri e Tito.