Sembrano i battuti in partenza, ma loro sono convinti di essere baricentrici all’interno del nuovo Partito Democratico. I numeri, però continuano a dare fiducia a Ignazio Marino, il chirurgo che sfida i più quotati candidati alla leadership del PD. Anche in Basilicata, con poco meno del 4% potrebbe diventare ago della bilancia nella prossima assemblea regionale in caso di mancato ottenimento della maggioranza assoluta di uno dei tre. A livello regionale,dopo la rinuncia di Sabino Altobello, la mozione di Marino appoggia Adduce per la guida del partito. Per le primarie del 25- quando non conteranno le tessere ma la proposta- si punta ad avere un risultato ancora più lusinghiero. A guidare le liste sono proprio l’ex presidente della Provincia di Potenza e il sindaco di Craco, Lacicerchia. L?altra sera ad Avigliano, la mozione ha spiegato il progetto per un nuovo Pd.Rinnovamento del Partito Democratico con un’apertura alla società civile. Un Partito Nuovo che vada oltre le prossime Primarie del 25 Ottobre, che delimiti gli spazi dove la politica deve agire e che dia la possibilità a singoli cittadini, associazioni e volontariato di poter liberare le migliori energie senza rischio di esser soffocati da logiche di nomenclatura. Meritocrazia, rispetto delle regole democratiche, laicità le parole chiave dell’assemblea cittadina della mozione Marino. Presente il coordinatore regionale Renato Armignacco e la candidata ala lista nazionale Beatrice Gianturco, una vita al servizio del volontariato e dell’associazionismo locale e lucano. La Gianturco è alla sua prima “esperienza” di candidatura politica “Nel passato siamo stati forse troppo rassegnati. Ora noi cittadini dobbiamo unirci, discutere ed incidere nelle decisioni e nel cambiamento, anche per difendere le nostre conquiste democratiche. La Politica è di tutti”.Quale è la novità proposta dalla mozione Marino? Per Carlo Onorato, il coordinatore cittadino sta proprio nella figura del candidato nazionale: innovativo perchè a differenza di tutti non è un ex di nessun apparato, ne Pci, PDS-Ds né democristiano o Margherita. Un esponente del mondo delle professioni, della ricerca, della società senza apparati o appartenenze politiche. “Marino rappresenta il prototipo di quello che deve essere il PD del futuro. Aperto alle innovazioni, non chiuso in logiche di potere e di autoreferenzialità delle filiere politiche.”. Insomma discontinuità, i “mariniani” considerano sia le candidature alla segreteria regionale di Restaino, Adduce e Speranza, che le nazionali Bersani e Franceschini come una mera conta e posizionamento della classe politica dettata da personalismi. Il PD di Basilicata ha bisogno di risposte forti e di investire sulla qualità della classe dirigente e sulla trasparenza dei processi decisionali – questo il messaggio politico dell’assemblea aperta- La credibilità di un’idea passa attraverso la credibilità delle persone che sono chiamate a rappresentare quella idea. “invitiamo a votare Marino perchè ha la prospettiva politica di superare le ideologie del Novecento e di rottura con il vecchio modo, doroteo e paludato, di fare politica, perché punta sulla partecipazione civica come metodo di governo, perché esige un partito esigente verso se stesso, in grado di mettere in pratica, giorno dopo giorno, a partire dal più piccolo comune, le cose che dice: merito e non appartenenza, no alle lottizzazioni politiche, separazione tra politica ed amministrazione, affermazione dei diritti di cittadinanza, partecipazione democratica.In questa direzione si colloca la candidatura, nella Lista “Per Marino Segretario”, di Beatrice Gianturco, vincitrice della prima edizione del premio Ester Scardaccione”.