Forse è stato solo un gioco senza valore politico, forse una provocazione verso la politica locale ad accelerare le decisioni e sopratutto a chiedere che le decisioni riguardanti i futuri candidati sindaci siano prese ad Avigliano, senza delegare l’autonomia e la libertà di questa delicata scelta ai tavoli regionali. In ogni caso 639 cittadini di ogni sesso, età e ceto sociale, come ha scritto Lello Colangelo, promotore del sondaggio, nella rivista “IL Laboratorio”, hanno espresso una preferenza. Che non siano primarie istituzionalizzate, che non sia un sondaggio realizzato con criteri scientifici è certo, ma quando alcune centinaia di persone si recano liberamente a indicare un nome, non è un dato da sottovalutare. L’opinione pubblica e l’umore popolare saranno pilastri fondamentali per chi si accinge a governare Avigliano. I risultati del sondaggio hanno premiato Donato Salvatore con 188 voti, secondo l’imprenditore Vito Sacco che alle provinciali era candidato per la fiamma tricolore, terzo Vito Summa. Presenti anche molte quote rosa con Antonella Genoino, Antonietta Lucia e Donatina Coviello. Aspettando che il PdL annunci il suo candidato e che “Il tavolo politico” del centrosinistra- che si riunirà questa sera- sciolga i suoi tentennamenti e trovi una quadra, abbiamo sentito il pensiero di Donato Salvatore il piu' suffragato dal sondaggio della rivista " Il Laboratorio " : " Indipendentemente dal valore che si intende attribuire al sondaggio de “Il Laboratorio” circa il candidato Sindaco e dal giudizio che l’esito dello stesso può suscitare, per la parte che mi riguarda intendo confermare oggi più di ieri la mia volontà a correre per la carica di Sindaco della nostra Comunità. I sostegni e gli incoraggiamenti che ricevo da cittadini e forze politiche mi gratificano molto, mi riempiono di orgoglio e mi caricano di responsabilità cui non intendo affatto sottrarmi. Mi auguro che presto si definiscano le necessarie e definitive convergenze, nel frattempo credo utile avviare una serie di incontri per ascoltare e ricevere da forze imprenditoriali e sociali, da associazioni culturali e da semplici cittadini suggerimenti e indicazioni per un programma da sottoporre al consenso degli elettori aviglianesi.Occorre recuperare nella nostra comunità il senso vero degli interessi comuni che occorre sollecitare e far crescere, e i sentimenti di appartenenza che occorre rilanciare e valorizzare. Avigliano vince la sfida degli anni futuri se saprà ritornare ad avere lo sguardo lungo, ad esercitare una funzione nel territorio, a migliorare la qualità urbana della propria vita, a dare un senso alla propria cittadinanza. E per fare questo bisogna, non solo mettere in campo programmi e qualità di una nuova classe dirigente ma restituire anche un ruolo ed un senso alla politica, quella che nei decenni trascorsi gli ha consentito di esercitare ruoli e funzioni importanti. Sono pronto a lasciare il Consiglio Regionale e dedicarmi a questa sfida. Sono pronto a restituire alla mia Comunità quanto essa e’ stato in grado di darmi nel corso di questi anni, in termini di affetto e di sostegno. "