Il colore del manifesto è granata, come i colori dell’Avigliano, il titolo semplice, chiaro nel suo messaggio: Pensiamo Avigliano. Donato Salvatore, in corsa per la candidatura a Sindaco sceglie di sentire, ascoltare e discutere con i cittadini. “ Dobbiamo pensare l’Avigliano del 2020” dice Salvatore “ costruire la comunità che lasceremo alle nuove generazioni, non contano i destini dei singoli, il mio compreso”. Il manifesto non ha simboli di partito, neanche quello del PSI di cui il consigliere regionale è segretario, infatti, spiega che è una scelta precisa: “È un’iniziativa che vuole aggregare tutte le forze di coalizione, aperta. Se avessi messo anche un solo simbolo, avrei creato una divisione. Lungi da me, sono un uomo di partito e porto il massimo rispetto verso queste importanti formazioni della democrazia”. Il dibattito politico di questi giorni ha due assi e due nomi: primarie o scelta concordata del primo cittadino; Donato Salvatore o Vito Summa. “Io ed il Partito Socialista riteniamo le primarie un importante esercizio democratico se normate e definite temporalmente, però accanto a questo metodo riteniamo altrettanto di valore la concertazione dei partiti. Entrambi i metodi hanno eguale dignità politica e va riconosciuta. Se no esce la contraddizione: Lacorazza o Santarsiero o De Filippo, candidati da un accordo fra Partiti sarebbe dunque stati scelti antidemocraticamente” – continua l’esponente socialista “ Siamo per l’unita della coalizione, lavoreremo per una scelta condivisa che vada oltre il “Chi” e discuta sopratutto del “Cosa “, ossia dei contenuti e dei progetti per la nostra comunità. La Politica deve essere capace di fare sintesi e la scelta deve essere fatta qui, ad Avigliano nel confronto anche aspro e duro a ma avendo a cuore le sorti della comunità”.Qualche idea per Avigliano? “ Per prima cosa un’operazione culturale, bisogna ritrovare quel senso di appartenenza che si sta affievolendo. E’ un paese dalle mille energie, sopratutto giovanili ma che presenta anche mille solitudini, che sono umane, sociali, territoriali” continua Salvatore “ Va ricomposta l’unita’ territoriale della nostra Comunità, oggi posizionata in un’area che metaforicamente definisco il triangolo delle Bermuda: al centro fra due direttrici di sviluppo Potenza –Melfi e Potenza Salerno, senza trasversali Avigliano corre il pericolo di soccombere. Il futuro si gioca sulla integrazione dei territori, della realtà comunale e mi riferisco anche al piano metropolitano, che è stato affrontato nelle linee generali, ma va approfondito”. Avigliano, cittadina importante anche per l’economia elettorale del centrosinistra, migliaia di voti ma ultimamente forse relegata nei progetti di sviluppo regionale. “ Avigliano ha bisogno di essere rilanciata, deve ritrovare il suo ruolo in Basilicata come ha avuto nel passato e che gli spetta” conclude l’ex assessore regionale “ma senza guardare staticamente al solo passato perchè quando prevale la nostalgia scompaiono i sogni, quando si guarda indietro ci si ferma ai rimpianti, muore la speranza. Io ho dato la mia disponibilità alla coalizione, ho dichiarato di essere in corsa per la carica di Sindaco, ho messo a disposizione la mia esperienza amministrativa e le mie relazioni politiche per la comunità, confermo la mia candidatura, e’ un atto di amore verso di essa, e per essa rinuncio ad ogni altra prospettiva.