Tutte le strade portano a Roma, forse, ma quelle del centrosinistra aviglianese si fermeranno a Potenza, esattamente nella sede regionale del Pd, dove oggi alle 15: 30 ci sarà un tavolo politico sul “Caso Avigliano” tra le dirigenze locali e regionali. Tutto questo dopo che i numerosi incontri tra i sei partiti del tavolo – Pd, IdV, Sel, Psi, Pdci, UdC-, si sono conclusi con fumate nere, senza che fosse superato l’empasse tra primarie o concertazione, tra i nomi dei due possibili capolista, Vito Summa e Donato Salvatore. Una proposta avanzata dalla SeL, rappresentata dal consigliere provinciale Ivan Santoro, quella di ampliare la discussione ai vertici regionali, accolta da tutti soggetti di una maggioranza elettoralmente granitica ma che può correre il rischio di trovarsi divisa in questa competizione comunale. Un incontro atteso già da Venerdì ma rimandato pare per richiesta del segretario regionale dell’IdV Michele Radice, impegnato per il congresso nazionale di Roma. Il tavolo avrebbe dovuto riunirsi Lunedì, ma ancora una volta rimandato, questa volta - secondo indiscrezioni- dal Pd provinciale per avere il tempo di approfondire la situazione politica della cittadina gianturchiana con la dirigenza locale, che ormai si incastra nello scacchiere regionale, per l’importanza di Avigliano nell’economia elettorale della Basilicata e per lo spessore politico dei due possibili candidati. Quindi Tutto rimandato ad oggi. Intanto La situazione è in stallo, le posizioni restano sempre le stesse, a 20 giorni dalla scadenza dei termini di presentazione e la sola ipotesi che si possa arrivare a due liste di centrosinistra è considerata una jattura da tutti i soci di maggioranza che preferirebbero trovare una soluzione comune, condivisa e che non sia “punitiva” di nessun soggetto partitico. Dunque ora la discussione allargata con i vertici regionali massimi non è assolutamente una “resa” delle sezioni locali, ma, con l’intento di trovare una quadra “politica” comune, evitando la prima spaccatura che conoscerebbe il centrosinistra nato dalla 2ª repubblica