Il “caso Avigliano” che da mesi si trascina avanti all’insegna delle due S, che stanno per sinistra, socialista e Summa – Salvatore, catalizza, come è facile immaginare, i dialoghi tra cittadini sul futuro della comunità, chi la guiderà, le differenze ed i pregi e virtù. L’opinione pubblica quella che non ha magliette di militanza o tessere di partito, che spesso è la spina dorsale del volontariato o l’associazionismo, di certo non vede positivamente che le figure politiche più rappresentative della comunità siano divise su nomi o addirittura con due liste contrapposte, che potrebbe creare un clima di “guerra fredda” se non lo scatenarsi di una bagarre elettorale tra supporter e fans. Uno scenario che la maggior parte degli elettori vorrebbe scongiurare, preferendo di gran lunga una lista unitaria, rappresentativa dell’intera coalizione e che si sottoponga all’elettorato in una competizione con la lista di centrodestra, dando la possibilità di scegliere democraticamente due schieramenti alternativi e politicamente differenti. Circola la voce di una lettera aperta ai partiti politici del centrosinistra, firmata da elettori che operano nel sociale, i quali chiedono che la quadratura del cerchio avvenga con unico simbolo, unico candidato, unica lista. Tra i promotori anche Carmine Ferrara che afferma: “ Avigliano ha bisogno di una amministrazione autorevole che lo porti ad avere qual ruolo centrale in Basilicata che merita, per l’importanza storica, sociale e demografica che ha sempre avuto. Una lotta interna al centrosinistra farebbe male alla comunità, perchè si troverebbe divisa nella scelta elettorale e farebbe male alla politica perchè invece di ritrovare sintesi su un programma di sviluppo, si troverebbe debole e prigioniera di un inutile scontro, chiunque vincerebbe si troverebbe indebolito e cosi la comunità tutto. Speriamo che la Politica riesca a trovare un’intesa condivisa e unitaria, perchè ne beneficerebbe sopratutto Avigliano”.