La Storia parte da lontano, dal dopoguerra nacquero movimenti per l’autonomia a ridosso del maniero di Lagopesole, erano i tempi dei latifondi dei Doria. Un territorio immenso quello di Avigliano, che arrivava fino alla valle di Vitalba. In effetti, un risultato si ebbe, nel 1952, Filiano– ottenne l’autonomia, con l’aiuto determinante del sen. Vito Reale, già ministro degli Interni nel Governo Badoglio del Regno del Sud, poi deputato alla Costituente. Una serie di circostanze dovute alle leggi ma sopratutto alla volontà della D.C di non far ridurre il territorio del comune, hanno fatto sì che i movimenti autonomistici fallissero.La legislazione è variata, ora permette, dopo consultazione referendaria nei comuni interessati, diverse aggregazioni, fermo restando che la divisione non porti un comune sotto i 10mila abitanti. La possibilità di una lista “autonomistica” circolava già dal 2009, suscitando perplessità sulla presentazione, invece è stata la prima a ufficializzare la scesa nell’agone elettorale. Aspirante sindaco l’imprenditore Domenico Lorusso, i candidati appartengono ai borghi attorno al castello federiciano; l’obiettivo minimo eleggere un rappresentante in consiglio, per favorire il processo di autonomia attraverso il referendum. I promotori precisano che non è un movimento anti Avigliano centro, si sentono appartenenti alla “nazione Aviglianese” come del resto i Filianesi, sono orgogliosi di questo ma la realtà economica e storica dimostra che quella porzione di territorio sia omogenea a Filiano. Ecco qualche esempio che portano dimostrione, a parte dialetto, costumi e usi simili, per arrivare a Filaino si impiega 5 minuti, per Avigliano circa 30 minuti (neve permettendo), i rapporti commerciali con la valle di Vitalba giornalieri, con Avigliano scarsi se non per vicende amministrative. “ Molti ragazzi di 20 anni” ci dice uno dei promotori “ non sono mai stati ad Avigliano, mentre frequentano Filiano o Rionero, questo dimostra che noi guardiamo verso nord, Avigliano verso Potenza ed il Marmo”. Inoltre, in 200 anni i sindaci sono sempre stati del centro, salvo le brevi esperienze di Peppino Possidente e Nicola Coviello( sindaco pro tempore).L’intendo è di portare alcune frazioni come Lagopesole, Masi, Signore, Frusci, Sarnelli e Piano del Conte, per citarne qualcuna, all’annessione a Filiano, circa 1850 abitanti in tutto, rispettando la normativa che vedrebbe il centro e borghi limitrofi con 10mila abitanti