A destra Domenico Tripaldi, allo scadere del suo decennale da primo cittadino, a sinistra Vito Summa a raccoglierne l’eredità, in continuità con 15 anni di amministrazione di centrosinistra, anche se in un contesto politico e partitico mutato. Al centro, Donato Paolo Salvatore, a suggellare il passaggio del testimone in un centrosinistra unito, compatto dopo che il leader regionale del Psi, ha fatto un passo indietro. Una presenza importante quella del consigliere regionale che assicura che il suo impegno verso la comunità aviglianese c’è sempre e continuerà. Vito Summa presenta la “sua Avigliano” con un programma che parte da una considerazione politica: che c’è la necessità di un cambiamento ricostruendo una visione del futuro con la creazione di opportunità di espansione delle attività economiche e ad una maggiore apertura ed integrazione con i territori del Vulture- Melfese, dell’Alto Bradano, del Potentino e del Marmo Platano. Una visione che, nella competizione attuale dei territori, assume l’obiettivo strategico per prossima amministrazione che Avigliano recuperi un protagonismo e di un prestigio degno della sua storia e della sua tradizionale funzione di centro di riferimento e di erogazione di servizi a livello.Tre le parole chiavi del “progetto Summa”, un’innovativa governance con gli strumenti programmazione del nuovo ciclo comunitario 2007-2013 (POIS, PIOT, P.O.FESR e P.O. FSE, PSR), centralità del territorio con l’investimento in infrastrutture e vie di comunicazione cercando anche di sciogliere il nodo politico della dicotomia Avigliano Centro- periferie e Nuovo Walfare rafforzando la presenza di strutture sanitarie e sociosanitarie della Azienda Sanitaria di Potenza,a partire da quelle in corso di attivazione (come il Distretto della Salute)e rafforzando il sistema di difesa delle fasce più deboli della popolazione come le famiglie numerose, anziani, disabili e disoccupati.