“la futura classe dirigente si forma sui contenuti, deve essere selezionata. Non basta trovare un giovane oppure un professionista fare rinnovamento. Lo si fa crescendo con iniziative come queste” è il consiglio, anzi il complimento che il Vito Santarsiero fa ai giovani democratici di Avigliano. L’iniziativa è “Enti Locali e bene comune”, se si pensa che la casa comunale, il sindaco è l’istituzione più vicina ai cittadini e che, per usare le parole di Santarsiero “Il bene comune è riuscire a far sintesi di interessi individuali e contrastanti”, compito che la buona politica deve eseguire. Al Tavolo i responsabili provinciali e regionali dei giovani Angelo Summa e Casaletto, il primo cittadino Tripaldi ed il candidato sindaco Vito Summa, relatori Santarsiero e l’assessore provinciale Nicola Valuzzi. Una discussione sulle prospettive degli enti locali, tra funzioni, nuove competenze e ristrettezze economiche. Nelle varie posizioni, tutti e quattro hanno vissuto i cambiamenti epocali della P.A dalla 241 alle Bassanini, alla riforma del titolo V, una stagione di grandi riforme che è rimasta nel guado dei mancati decreti oppure come ha sottolineato Summa che il Governo dovrebbe sbloccare le assunzioni per i comuni, affinché si possa portare nuova linfa e competenze. Riforme a metà, prima un dodicennio avanzatissimo per poi arrivare ad una concezione neocentalistica. “Dopo la riforma del titolo V, c’è stato un arretramento culturale, un passo indietro verso l’accentramento statalistico” afferma Santarsiero “ Da parte di tutti, centrosinistra compreso come ha dimostrato Padoa Schioppa, inventandosi l’Ici rurale e togliendo fondi agli enti locali”. Va duro Valuzzi, già sindaco di un piccolo borgo ed ora amministratore di una provincia del sud, avverte dei pericoli di un falso federalismo che ha odor di secessione “la provincia pavese con 1000 km di strade in pianura ha l0 stesso finanziamento di Potenza con 3300 km in montagna” e attacca il Governo sulla riduzione dei consiglieri comunali “ridurre il consiglio in un piccolo comune è attaccare la vita democratica, fa diventare un sindaco come un amministratore delegato”. Per Valuzzi il futuro sta nei servizi associati , come è stato anticipato in Basilicata con le Comunità Locali, ma le riforme vanno attuate con strategia e gradualmente, non a colpi di boutade mediatiche. “in Francia da 36mila municipalità ora sono 2510 unioni intercomunali, ma sono riforme sviluppate nel tempo e che partono dagli anni 80”.