Si può diventare bravi cittadini sulla strada? Certo, si può imparare sin da piccoli le norme del vivere civile incominciando anche dal gioco, dal semplice pedalare per divertimento ed usare la bicicletta, ma con consapevolezza civica delle norme del codice stradale e di una condotta sicura verso se stessi e gli latri. “Sicuri sulla Strada”, questo l’emblematico nome del progetto triennale della scuola primaria “Silvio Spaventa Filippi di Avigliano”, iniziato nel 2007 e concluso con una manifestazione in Piazza Aviglianesi nel Mondo, per un giorno diventata una pista ciclabile con gimkane e segnaletica stradale. Partecipanti circa 45 alunni, con le loro minibiciclette che si sono destreggiati con corse singole e in gruppo nel percorso tracciato, dimostrando come abbiamo imparato le corrette norme per una guida sicura. Tutto questo sotto gli occhi “vigili” della polizia municipale della “Città di Avigliano”, che hanno collaborato con due lezioni mensili per tutto il ciclo del progetto. Una collaborazione triennale voluta fortemente dal comandante Donato Rosa, che ha personalmente insegnato le norme di un codice stradale che ha subito molte variazioni, trasmettendo l’esperienza di una vita lavorativa nel “dirigere il traffico” e garantire “la sicurezza”, trasmettendo un messaggio ai futuri cittadini: “Vivere per strada sicuri” è garantire oltre la propria sicurezza anche quella altrui, nel rispetto dell’”altro”, dell’ambiente e della propria comunità. Un progetto a misura di bambino ed essenziale ma completo, che partendo dall’individuazione di cosa sia “la strada” e cosa sia “il pericolo della strada”, arriva a far comprendere la differenza tra comportamenti scorretti e quelli corretti, fino ad arrivare alla conoscenza del sistema comunicativo della “strada”, dei segnali della strada e del sistema di circolazione in vigore. Imparare, giocando e imparare un modo di essere cittadini, del quale faranno tesoro il giorno che da pedoni e piccoli ciclisti, diverranno adulti e possessori di un’automobile, specie in una nazione dove le cifre di incidenti mortali sono da copogiro. L’educazione stradale assume un carattere di interdisciplinarità in questo percorso, che oltre al gioco e la simulazione per linguaggio della strada, ha previsto anche simulazioni al pc, attività in aula, test di apprendimento sulla meccanica della bicicletta e sulle norme del guidare corretto, oltre l’osservazione diretta del significato e del linguaggio della cartellonistica stradale. Alla manifestazione finale dove ha collaborato anche il Circolo Nuova Italia, era presente l’assessore Emilio Colangelo ed una rappresentanza della Croce Rossa Italiana, che ha effettuato degli esami per la glicemia e gli operatori sig.re Lioi e delle Donne e Gino Mancino hanno tenuto una piccola lezione simulando un primo soccorso su un ciclista incidentato.