Preparasi ad una novena con il linguaggio dei colori e delle immagini sacre, avvicinandosi attraverso l’arte al mistero del sacro. “Tutta Bella”, questo il titolo di una mostra di arte contemporanea curata dall’esperto sacerdote Vitantonio Telesca, dieci opere di altrettanti artisti, un viaggio di immagini sacre che raccontano la storia di colei che diventò la madre del Messia. Una scelta accurata da parte di Mons. Telesca di opere che oltre all’alto valore artistico, presentano caratteristiche tali da considerarsi lavori di arte sacra da poter essere mostrati in un luogo di culto, come appunto la Basilica pontifica Minore di Avigliano, dove la mostra è stata allestita.Lavori che presentano varie tecniche artistiche, dall’olio su tela o tavola, all’acrilico, ai disegni a pastello del famoso Carlo Cattaneo, alla scultura moderna della lombarda Elena Vincenzi con una “Annunciazione” in terracotta. Tre i lucani presenti: Antonietta Acierno, quotata sull’Annuario di Arte Moderna Italiana e sul Dizionario Enciclopedico di Arte Contemporanea, con le “Nozze di Cana”, Felice Lovisco con “Presentazione di Gesù al Tempio” e Pasquale Belmonte con un’originalissima “Annunciazione”. Nomi internazionali dell’arte con la “Annunciazione” da composizione neoclassica greca di Natale Addamiano, docente della Brera negli ultimi anni è spesso invitato ad esporre in Giappone, Usa oltre che nel vecchio continente, altro accademico l’emiliano, Omar Galliani, esponente di spicco del gruppo degli Anacronisti e del Magico Primario, ora insegna pittura all’Accademia di Belle Arti di Carrara, la sua opera esposta era “Infiniti Rosari per le notti del mondo”, un ritratto sacro di tonalità varie di blu ed azzurro mariano eseguito con tecniche miste su tavola. Ultimo nome internazionale, il partenopeo Armando De Stefano, nato nel 1926 a Napoli, dove vive ed insegna all'Accademia di Belle Arti. Inizia la sua attività artistica nel 1947 dando vita con altri sei pittori napoletani al "Gruppo Sud", l’opera esposta era la “Visitazione” un pastello su carta del 2003.