Babylonica” incontro internazionale tra le culture, la metafora richiama l’antica Babilonia, mitologica città dell’origine delle nazioni e del loro linguaggio, appuntamento decennale nei ferragosto di Castel Lagopesole.Ma se la torre di Babele è il simbolo della dispersione degli uomini sulla Terra, il castello invece riporta in mente la corte dello Stupor Mundi, simbolo di integrazione dei popoli del Mediterraneo. L’atteggiamento di Federico II era proteso ad abolire ogni differenza fra un cristiano, ebreo o mussulmano, in nome della universalità del sapere umano. Senza discriminazioni di fede o di razza la Corte di Federico accolse matematici, astronomi, musici, medici, legislatori e filosofi provenienti dai più svariati luoghi ed esponenti delle più diverse culture. Dalla torre di Babele al Donjon di Lagopesole: ogni luogo può essere il “centro del mondo” se tutti gli strumenti suonano all’unisono un’unica armonia.Hanno partecipato per l’Italia, il gruppo Folk Castellano, canti ed i balli della tradizione aviglianese. Per la Francia AUNIS ET SAINTONGE di Cognac, con costumi del 1830. Per la Serbia, FOLKLOR ENSEMBLE DOM KULTURE , che indossavano i costumi del loro villaggio di provenienza, Pr’niamor, però nell’esibizione hanno ballato danze tipiche di tutti i paesi dell’ex Jugoslavia. Tamburi e suoni caraibici da parte dei GUARIONEX di Portorico con 3 ballerini e 6 ballerine. Esibizione clou con le danze degli schiavi neri portate durante il colonialismo spagnolo. Per Israele invece c’erano i “Pargod” di Bar-Sheva, nel Sud dello Stato di Israele. Nel repertorio balli e canti caratteristici dei matrimoni e delle celebrazioni più importanti della tradizione ebraica.