1000 ANNI DI STORIA NEL LIBRO DI FRANZ MANFREDI
Unico pomeriggio, triplo appuntamento per il centro studi Politeia che sabato ha inaugurato la nuova sede nell ottecentesco Palazzo Labella, promosso un convegno sul turismo possibile ad Avigliano e presentato l ultimo saggio storico dell architetto
Francesco Manfredi, edito dalla stesso centro studi: un approfondito studio su sotria urbana, territorio,architettura e arte che parte dai primi segni dell uomo quali i graffiti preistorici mesolitici a Tuppo dei Sassi fino alla storia recente, anche artistica con le sculture di Vincenzo Claps del 2009. Al tavolo dei relatori, moderati da Mario Trufelli, oltre all autore Manfredi, il sindaco Summa, lo storico dell arte
Ugo di Furia, Giampiero Perri dell APT, Raffello De Ruggieri di Zatema di Matera, per le conclusioni l assessore regionale Rosa Matrosimone. A fare gli onori di casa il presidente di Politeia Gerardo Coviello, per illustrare e spiegare il perche dell iniziativa e della pubblicazione del libro ad una affollata sala del Palazzo di Città, ovvero l antico chiostro domenicano restaurato e inaugurato quale concedo all attività amministrativa il 26 Marzo dal primo cittadino Tripaldi. Una location storica, cornice ideale per una iniziativa simile, gremita da platea variegata con una numerosa la presenza giovanile , due particolari che hanno colpito la Mastrosimone, rimarcandoli nel suo intervento: giovani e formazione, due assi che la regione deve portare avanti e parte la stoccata al Governo nazionale, il quale considera l istruzione una spesa, a differenza dell ente regionale che si prodigherà invece nel settore. Formazione e giovani,sono anche le priorità di Politeia, su questo Coviello e chiaro, a breve proseguiranno anche i seminari tematici: obiettivo contribuire sia a creare una futura classe dirigente, sia a contribuire a un background imprenditoriale. E possibile un turismo turistico ad Avigliano? Una risposta la si potrebbe trovare in una lettura attenta del saggio di Manfredi, Avigliano ha un patrimonio artistico ed urbanistico notevole, spesso sconosciuto ai molti, accantonato nell oblio che le ricerche trentennali dell architetto hanno il merito di aver divulgato.
"Spesso si sente dire che ad Avigliano non c e nulla da visitare, ma non e cosi. Esiste un patrimonio artistico, urbanistico notevole da non sottovalutare" . A dimostrazione di questo, significativa l intervento del critico Di Furia sulle presenze artistiche in Avigliano, dagli affreschi del
Todisco datati al
1557 , salvati dall incuria anche grazie a Manfredi, al seicento con opere del
Pietrafesa, del
Bresciano e di
Pietro Ferro, notevole pittore lucano riscoperto da pochi anni e all "unicum " in Basilicata della presenza di pittori partenopei a torto considerati minori come
Francesco Giordano,
Filippo Ceppaluni al più celebre
Girolamo Cenatiempo, presente con tre tele. Notevole anche la presenza di statue della scuola pugliese con il
San Leonardo- antico patrono di Avigliano- di Paolo Antolini , lucana con il melfese
Troisi e napoletana con il San Sebastiano di
Carmine Lantraceni.