VOGLIAMO STABILITA' : IERI LO SCIOPERO DEI 6 PRECARI
Se le peripezie di Ulisse, durarono 10 anni secondo l aedo Omero. L odissea dei 9 precari della Comunità Montana Alto Basento, rischia di esser più travagliata tra le Scilla e Cariddi dell incertezza e delle indecisioni politiche. Tutto iniziò con un bando ad un Bando pubblico per titoli dell Ufficio per l Impiego di Potenza, dove si ricercava personale per quell ente. Sono dodici anni che 6 di questi lavoratori precari, tutti diplomati e laureati, svolgono diverse mansioni presso il comune di Avigliano, impegnati quotidianamente in mansioni di responsabilità tecnica ed amministrativa senza alcuna diversità con gli impiegati effettivi ma con la sola differenza del salario che raggiunge a mala pena i 500 Euro al mese, senza contributi previdenziali ed assistenziali. Hanno aperto una Vertenza Sindacale con il loro primo sciopero ieri mattina , lo stesso giorno che il Consiglio Comunale affronterà la questione Apof-il con altri precari in attesa di risposte. Il loro portavoce, Angelo Sabia assieme a Biagio Ferrara sostengono che mentre "altri Comuni come Rotonda, Policoro e Lagonegro riescono a stabilizzare, Avigliano ha fatto solo qualche iniziativa di facciata ma senza sostanza, come la delibera di Giunta del 02 Luglio 2008 e quella recente del Consiglio Comunale del 6 Agosto 2010, "per iniziativa di un Consigliere dell opposizione Vito Fernando Rosa", in cui si assume l impegno politico a stabilizzare i LSU, di concerto con la Comunità Montana "Alto Basento". Il sindaco Summa - sostengono i 6 precari- il 10 giugno scorso, si era impegnato"a procedere verso una stabilizzazione che ricalca quanto è già avvenuto alla Provincia". Se non si avvierà, in tempi brevi, un tavolo regionale di trattativa che affronti e risolva definitivamente la stabilizzazione, i precari di Avigliano insieme ai pochissimi colleghi della C.M, rimasti nella stessa situazione, intensificheranno la lotta per il loro diritto al lavoro, anche da soli data l indifferenza delle grandi confederazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. Ironia, per i decenni passati nelle varie stanze della casa comunale, spesso i cittadini li scambiano per veri e propri dipendenti, dei quali condividono solamente i carichi di lavoro, ma non il trattamento economico, i benefit e gli ammortizzatori sociali. Alternativa Sindacale si meraviglia che le altre sigle non abbiamo sostenuto questa lotta, li critica ma allo stesso tempo invita ad occuparsene, un appello all assessore Mastrosimone a convocare gli altri sindacati e amministratori per affrontare il precariato nei vari enti. Invece il Consigliere Rosa di Unità Popolare ha rivolto un interrogazione al Sindaco chiedendo come mai non è stato richiesta l apertura del tavolo regionale di trattativa per la stabilizzazione dei lavoratori precari".