AVIGLIANO COMMEMORA ANTONIO SANTORO
Quando tanta parte d'Italia erano davanti all'Ambasciata brasiliana a Roma il 4 Gennaio, c'erano anche i socialisti italiani guidati dal Leader Riccardo Nencini, vi era anche la delegazione lucana con il segretario regionale Livio Valvano a chiedere a Battisti di ritornare in Italia a pagare il suo debito con la Giustizia. Una richiesta di giustizia che ha anche eco qui in Basilicata, ad Avigliano dove è nata la prima vittima del terrorista Battisti, Antonio Santoro maresciallo capo degli agenti di custodia di Udine che fu assassinato in quel lontano 6 giugno 1978 ad Udine, a sangue freddo con tre colpi di pistola durante un agguato. E proprio Nencini, che ha accolto l'invito dei socialisti lucani e dei cittadini di Avigliano, ha presenziato una commemorazione pubblica in ricordo di un eroe dello stato. "Se non c'erano uomini come Santoro, oggi saremmo tutti meno liberi" dice Nencini" "potremmo dedicare minor tempo a parlare di libertà, questo sapere i tanti Battisti, che ancora cercano di sfuggire alla Giustizia. Dobbiamo ai tanti Santoro un pezzo di storia d'Italia, la buona storia di chi ha difeso un pezzo di nostra libertà ". E stata anche cambiata l'intestazione della strada, non più l'anonima "Via Maresciallo Santoro" ma in grande, ben visibile Lapide con "Via Maresciallo Santoro- Vittima del Terrorismo", un atto simbolico per preservare la memoria storica di un uomo dello Stato, morto a difesa dei valori democratici e della Libertà. Vi erano tutti, i parenti, i cugini, il sindaco Summa, la rappresentanza dei carabinieri con il maresciallo Cianciarulo, la delegazione socialista con Rocco Vita, Loguercio, Pietrantuono e Valvano; presente anche il consigliere regionale Gianni Rosa, che è stato il primo rappresentante istituzionale a protestare contro la decisione di Lula di non far estradare Battisti. " IL sacrificio di Santoro non deve cadere nel vuoto" ha commentato Rosa " Come cittadino italiano chiedo solamente giustizia per le vittime di Battisti, come Consigliere Regionale ho presentato una mozione nella quale si chiede da parte del Consiglio Regionale e della Giunta una diffida verso la decisione del già Presidente della Repubblica Federativa del Brasile Lula e di nota ufficiale di protesta a nome del Consiglio Regionale di Basilicata all'ambasciatore brasiliano in Italia chiedendo all'attuale Presidente della Repubblica Federativa del Brasile Dilma Vana Rousseff Linhares di adoperarsi affinché il terrorista Cesare Battisti sia riconsegnato alla Giustizia Italiana". Nencini ci dice che ha anche parlato telefonicamente con Rasmussen del Pse e sta cercando di contattare Georges Papandreu, Presidente dell'Internazionale Socialista affinché si sollevi il caso Battisti ad Atene il prossimo 4 e 5 Marzo durante i lavori del PSE, poiché nell'Internazionale Socialista vi è anche una rappresentanza dell'attuale governo brasiliano.