STRASBURGO GIANNI PITELLA INCONTRA IL FIGLIO DELL'AVIGLIANESE ANTONIO SANTORO
Strasburgo ha approvato la mozione bipartisan-, presentata da tutti i partiti italiani -Pdl, Pd, Idv, Udc, Lega-, per chiedere l intervento dell Unione europea a sostegno della richiesta italiana di estradizione di Cesare Battisti dalla Repubblica Federativa del Brasile. L assemblea di Strasburgo ha dato il via libera con 86 voti a favore, uno contrario e due astenuti. Al dibattito e al voto hanno assistito anche alcuni familiari delle vittime di Battisti, tra cui Alessandro Santoro, figlio dell aviglianese Antonio, prima vittima di Battisti, ucciso il 6 giugno 1978 ad Udine. Tra i promotori dell iniziativa europea, vi era Gianni Pittella, che ha anche incontrato i parenti delle vittime. Una "iniziativa Virtuale" del politico lucano, ossia una Chat su Facebook è stata l occasione per una particolare intervista pubblica all europarlamentare, abbattendo spazio e tempo, essendo noi in Basilicata ed egli a Bruxelles. Abbiamo innanzitutto chiesto se dopo l approvazione della risoluzione, vi siano state le reazioni da parte della Repubblica Federativa del Brasile. "ufficialmente nessuna...." risponde Pittella "però credo che il colpo l abbiano sentito". IN Basilicata, nonostante la prima vittima sia stata un lucano, la questione dell estradizione stava passando inosservata se non fosse stato per un articolo sulla Nuova del 2 gennaio. Chiediamo come mai vi sia stato un silenzio quasi totale da parte delle istituzioni lucane, mentre assistiamo- giustamente. a tanti appelli, comunicati stampa, iniziative per casi internazionali oppure condanne ingiuste. "Non so dirti, da noi come sai abbiamo fatto di tutto e di più", risposta breve, essendo Pittella impegnato con decine di "contatti", ma chiara e precisa, il lavoro per far passare la risoluzione non è stato certo facile, essendo un caso diplomatico bilaterale tra un paese membro ed il Brasile, non direttamente con U.E. Ma anche la mancata estradizione è stata occasione in Italia di scontro tra Maggioranza ed Opposizione, vi è una palese violazione di accordi bilaterali e una palese violazione dei principi di Giustizia, ma si nota sempre una mancanza di unitarietà nazionale e una grande capacità di ricadere nello diatriba prettamente italica. ? Come mai in Italia anche su vicende di una mancata estradizione, quindi di una palese violazione di accordi bilaterali e una palese violazione dei principi di Giustizia, si nota sempre una mancanza di unitarietà nazionale e una grande capacità di ricadere nello scontro politico prettamente italiano? " Su Battisti l unita c e stata....paghiamo invece la debolezza del governo ...come ha ricordato Napolitano, non siamo riusciti a farci capire, per il momento" scrive l europarlamentare, si riferisce all unità a Bruxelles. , Ma se l Italia non sia stata capace di far comprendere al Brasile ed alla Francia il fenomeno del Terrorismo in Italia, è una debolezza che viene da lontano, scriviamo in Chat sinteticamente che Battisti fuggi in Francia nel 1981, nel 1991 la Francia lo ritenne di non concedere l estradizione, nel 2004 è arrestato a Parigi grazie al "patto Castelli-Perben" e fugge in Brasile. Quindi questa debolezza italiana ha antiche radici. Pitella ci dice "naturalmente mi riferivo alla vicenda recente che coinvolge Italia e Brasile; sarebbe troppo complesso e delicato in Chat discutere di una fase storica drammatica per il nostro Paese". Chiediamo anche dell incontro avuto con i familiari delle vittime di Battisti, era presente anche Alessandro, il figlio minore dell aviglianese Antonio Santoro. "E stato un incontro collettivo" conclude Gianni Pitella, " tra il presidente Busek, la collega Angelilli ed il sottoscritto coi familiari delle vittime, tra cui Alessandro Santoro. Abbiamo rinnovato il nostro impegno per l estradizione e la nostra piena affettuosa vicinanza alle famiglie delle vittime".