RAGIONI SEMINALI: IL PRIMO ROMANZO DI ANDREA SAMELA
Quattro ragazzi con le loro storie intrecciate, che incrociano differenti percorsi di vita, molto diversi tra loro; si incontrano in un ambiente universitario e tutti e quattro si imbattono con un professore misantropo e odioso che condiziona le loro vite in modo negativo. "Ragioni seminali" è il primo romanzo di Andrea Samela, aviglianese nato nel 1983, una laurea in filosofia alla Federico II ed una vita tra lavori precari di insegnate a Milano. Si imbatte in un sito web della casa editrice Excogita, legge l annuncio che ricercano nuovi autori ed invia la sua bozza. Il romanzo incluso nella serie Nitrolibri, è stato presentato ad Avigliano dall Arci, in una serata con incontro- intervista con l autore e musica live con i "Quarantine in The Past" formati da Renato Martinelli alla voce, Gianni Sileo alla chitarra, Maurizio Nardozza al basso e Michele Salvatore alla batteria. Samela descrive cosi i suoi personaggi: " ragazzi che hanno una caratterizzazione molto introspettiva e quello che maggiormente viene fuori sono i loro pensieri che condizionano le loro azioni incrociandosi tra loro. Nella vicenda i loro condizionamenti mentali e convinzioni li porteranno a condividere l odio nei confronti di questo docente, il che li farà vivere un esperienza che cambierà la loro vita e con essa le sorti di chi li circonda.". Romanzo in parte autobiografico come sembra dalle parole del giovane scrittore" Mi hanno ispirato nella stesura del testo, sia le esperienze in prima persona ma anche alcuni testi filosofici e sociologici che ho avuto occasione di leggere. In particolare Bauman, Max Stirner e Foucault sono riconoscibili per un lettore attento. Il romanzo richiede per la sua lettura di una buona dose di concentrazione, ma è anche scorrevole e piacevole nella lettura in quanto è spesso intervallato da episodi che calano il lettore nella trama facendolo appassionare all intreccio della storia che, pur se come detto è solo un pretesto, risulta comunque avvincente e coinvolgente". "Ho iniziato a scrivere perchè avevo voglia di dire la mia su molte cose ed esperienze che ho avuto negli ambienti che ho frequentato, e anche per fare una critica generale del mondo contemporaneo con le sue contraddizioni e ambiguità" - conclude - "Il romanzo, infatti, e la trama che lo avvolge è solo un pretesto per considerazioni socio-filosofiche sulla modernità e soprattutto sul come le idee si impadroniscono delle menti degli uomini portandoli a compiere azioni di cui non sono mai perfettamente consapevoli".