AVIGLIANO – Nei giorni scorsi nella Sala della Previdenza e Lavoro di Avigliano si è formalmente costituito un Comitato territoriale a sostegno della “campagna referendaria acqua pubblica” promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua che si batte per abrogare il D.L. 25 settembre n.135, convertito in legge a novembre 2009 (che obbliga gli Enti Locali a privatizzare la gestione del servizio idrico), nonché per l’abrogazione di tutte quelle norme che negli ultimi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua. Arci, Colacatascia, Accussì Stess, Spazioragazzi, Associazione culturale marxista lucana “Myriam Rosa”, Associazione Franco Venturi, Legambiente Avigliano, Azione Cattolica e Ufficio Missionario di Avigliano sono le associazioni aderenti a questo Comitato territoriale, che si occuperà, in primis, di organizzare anche ad Avigliano una raccolta di firme - a partire dal 15 maggio - per la richiesta dei referendum.Erano presenti all’incontro, oltre ai rappresentanti delle associazioni, anche Gianfranco Atella e Lidia Ronzano, referenti del Coordinamento regionale Acqua Pubblica, che hanno insistito sull’importanza di partecipare attivamente a questa battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua, poiché - hanno sostenuto - è a rischio la democrazia, la centralità dell’individuo a vantaggio del profitto economico. I referenti hanno poi illustrato i 3 quesiti referendari che mirano a restituire il “bene essenziale acqua” alla gestione pubblica: il primo si propone di fermare la privatizzazione dell’acqua, il secondo di aprire la strada della ripubblicizzazione e il terzo di eliminare i profitti dal bene comune acqua. L’eventuale approvazione di questi quesiti referendari renderà possibile il ricorso alle aziende speciali a ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come servizio di interesse generale, senza profitti nella sua erogazione.