AD AVIGLIANO IL RISCHIO ESONDAZIONE SPAVENTA SARNELLI
AVIGLIANO - Bisogna attendere il verificarsi di una tragedia per correre ai ripari e discutere di prevenzione? Se lo chiede il gruppo del Pdl in consiglio comunale che, ad Avigliano, richiama l'attenzione sul dissesto idrogeologico. «Su questo fronte ci sarebbe bisogno di un altro tipo di allerta». Nè la legge varata nel 1989, che si prefiggeva la creazione di una scala di bacino per tutelare il dissesto idrogeologico e pianificare il ciclo delle acque sul territorio nazionale, nè la legge Galli che ha definito gli Ambiti territoriali ottimali «sono riuscite a dare una svolta decisiva nel cambio di rotta per le azioni di difesa del territorio ancora legate ad un approccio essenzialmente emergenziale, senza una adeguata prevenzione». L'assenza di programmazione tocca da vicino il Comune di Avigliano, nei cui confini scorre il fiume Bradano. «il tratto che attraversa la frazione Sarnelli di Avigilano è privò di manutenzione - dice il consigliere Vito Lorusso. E' alto il rischio d'inondazione di tutto l'abitato che sorge nei pressi del letto del fiume». L'invito non può che essere a non sottovalutare un rischio. Del resto «verso la fine degli anni trenta, la frazione fu interessata da un'inondazione del Bradano che solo per miracolo non provocò vittime. Poi, negli anni sessanta il tratto che attraversa la frazione fu oggetto d'intervento di sistemazione dell'alveo, con delimitazione degli argini e di briglie tendenti a ridurre l'erosione delle sponde del fiume e la forza delle piene. La situazione attuale è veramente sconcertante, con la quasi scomparsa dell'alveo naturale a causa delle erbacce e detriti che, di fatto, ostruiscono il naturale defluire delle acque». Lorusso spiega di aver segnalato la situazione e chiede di sapere «se siano stati presi provvedimenti per evitare eventuali rischi d'inondazione, provvedendo alla pulizia del tratto del fiume interessato».