Avigliano – Il vento freddo. La nuova sede. Il ricordo della brutta figura di un anno fa. Elementi che congiuravano contro l’edizione 2007 dei Quadri Plastici. E invece, il successo è stato grande. “Al di la di ogni più rosea previsione, a smentire le aspettative di tutti gli scettici”, afferma Nicola Summa, presidente della pro Loco di Avigliano che organizza l’evento. E che ha buoni motivi per essere soddisfatto. In primis, la presenza di un pubblico mai così numeroso. Poi, la localizzazione: piazza degli Aviglianesi nel Mondo si è rivelata, meglio, confermata, sito ideale per i Quadri Plastici, mettendo a tacere le critiche di chi, trincerandosi dietro un concetto di tradizione che non vuol adeguarsi alle esigenze di un evento che riesce a richiamare un pubblico sempre più ampio, contestava il cambio di sede. Infine, il livello delle rappresentazioni, che edizione dopo edizione continua a crescere. “Da parte di tutti e tre i gruppi impegnati –spiega l’architetto Giuseppe Vaccaro, entrato quest’anno a far parte della giuria chiamata a dare il suo giudizio sulle rappresentazioni proposte- la resa delle opere originali è stata di livello più che buono, pur in presenza di qualche inevitabile imprecisione”. In bilancio, dunque, è più che positivo. “Con l’edizione di quest’anno –sostiene l’assessore alla Cultura del Comune di Avigliano Donato Marino- i Quadri Plastici sono entrati nella fase della maturità. Il 2007 si può davvero considerare l’anno della svolta, anche grazie alla scelta di far svolgere quello che non a caso è il nostro unico Grande Evento, in una cornice nuova, più suggestiva, degna di uno spettacolo così emozionante. La scelta del sito si è rivelata quella più giusta, tanta gente in piazza Gianturco”, dove i Quadri venivano rappresentati fino allo scorso anno, “non sarebbe stato possibile ospitarla. E’ proprio questa presenza sempre più numerosa di gente”, nonostante il tentativo di concorrenza con la sfilata in costume d’epoca proposto nella frazione Lagopesole proprio nella serata da sempre dedicata ai Quadri Plastici, “a dirci che occorre far fare alla manifestazione il salto di qualità, impegnando per essa più risorse”. Non è mancata qualche disfunzione: dalla distanza eccessiva fra il palco e il pubblico, all’altezza limitata del palco stesso che ha creato qualche difficoltà di fruizione a chi si trovava nelle file più indietro; dall’eccessiva lunghezza della introduzione fino all’indegna invasione, dopo la prima apertura del sipario, dello spazio antistante il palco da parte di troppa gente a caccia di foto. Situazioni cui porre rimedio in futuro per valorizzare sempre di più una manifestazione che, al di là del successo, necessita di qualche novità, anche per evitare che tutto si traduca nel lavoro di pochi giorni e che, per il resto dell’anno, tutto il resto sia attesa. “Si potrebbe pensare –afferma ancora l’architetto Vaccaro- ad attivare laboratori da svolgersi durante l’anno, coinvolgendo scenografi, costumisti, tecnici professionisti in grado di far sviluppare le competenze di chi dei Quadri si occupa”. I Quadri Plastici sono anche una gara di abilità. E allora, a vincere l’edizione 2007 è stato il gruppo Basso La Terra che, coordinato da Lucia Pace e Carmen Sileo, ha proposto “Il Patto di Giuda” di Duccio di Buoninsegna. Ma figuranti, estetiste, parrucchiere, addette ai costumi di tutti e tre i gruppi impegnati (gli altri erano “Spazio Ragazzi” e “Aviliart”) hanno meritato l’applauso di spettatori ed addetti ai lavori. Giancarlo Tedeschi