INCISIVA AZIONE DEI CARABINIERI
Il comune giantuchiano, alla ribalta delle cronache per l’importante operazione antidroga, vuole adesso ringraziare gli uomini della stazione dei Carabinieri di Avigliano, che hanno avuto un ruolo determinate nel successo dell’operazione conclusasi da pochi giorni.
Sono stati davvero tanti i complimenti giunti in caserma: cittadini, amministratori e aviglianesi ormai lontani dalla Basilicata che, dopo aver appreso la notizia degli arresti, hanno voluto complimentarsi con le forze dell’ordine.
Da tempo la comunità conosceva il problema dello spaccio e del consumo di droga, ma finora non c’era stata la possibilità d’intervenire in maniera incisiva su questo mercato illegale.
La base operativa del narcotraffico può, adesso, dirsi ripulita anche se il problema c’era e c’è. Tra le 22 persone coinvolte nell’operazione denominata «Caronte», ben 18 sono, infatti, cittadini aviglianesi; per tale ragione, i carabinieri della stazione di Avigliano hanno avuto un ruolo di primo piano nell’eseguire le misure cautelari disposte dal GIP Luigi Spina.
Non è facile ripulire la città dallo spaccio, dalle partite di droga, da quel traffico che ha legato Avigliano a Scampia; quest’operazione ha, quindi, segnato un momento importante.
Il maresciallo aiutante sostituto ufficiale di pubblica sicurezza, Carmine Cianciarulo - che in questo stesso mese ha ricevuto un riconoscimento ufficiale per aver svolto una complessa indagine, finalizzata a disarticolare un sodalizio criminale responsabile, tra l'altro, di estorsioni a danno di minori - ha guidato gli uomini della stazione del comune.
I carabinieri, difatti, seguivano i giovani pusher da circa due anni. Perquisizioni, osservazione del territorio, indagini sull’operato dei ragazzi; nulla è sfuggito al personale della stazione di Avigliano, che conosceva bene i soggetti dell’operazione. Dunque, un duro colpo al mondo della droga che riporta i tossicodipendenti e gli spacciatori alle proprie responsabilità, grazie anche all’intervento di ben 130 uomini delle forze dell’ordine.
Cianciarulo, trasferitosi ad Avigliano solo nell’ottobre del 2010, è riuscito in poco tempo, a portare alla luce situazioni critiche, conquistandosi la stima dalla comunità. Già gli abitanti di Lagopesole e Filiano (dove il maresciallo ha prestato servizio per diversi anni) - che si erano inizialmente opposti al suo trasferimento con una petizione - ne avevano riconosciuto l’elevata professionalità e il non comune senso investigativo.
I cittadini, oggi, affermano d’essere più tranquilli consapevoli del fatto che, fortunatamente, non ci sono nuove leve dedite allo spaccio.