Sua Maestà il Gelato, così semplice - sembra- e così gustoso specie nella calde giornate di estate, quando riesce a dar sollievo dalle calure e dall’afa. Ma è un prodotto nobile, con antica storia che risale al Gran Macedone Alessandro Magno e dagli Arabi nel IX, ma la sua origine per come lo identifichiamo attualmente ora appartiene al Bel pese. Certezze non vi sono ma forse fu inventato dal Bernardo Buontalenti, un cuoco fiorentino, che nel 1565 preparò una miscela simile a quella che conosciamo oggi. Per latri storici invece, il gelato fu preparato per la prima volta da un certo Ruggeri, sempre di Firenze, che con una amalgama di panna, zabaione e frutta divenne famoso tanto da preparare gelati in occasione delle nozze di Caterina de' Medici.
Alla sua apparente semplicità si contrappone una lavoro meticolosa e per aver un ottimo gelato bisogna scegliere con cura i prodotti per la preparazione Ma attenzione parliamo di gelato artigianale, quello che si fa negli stessi esercizi con apposite macchine e prodotti.
Per conoscere allora i “segreti del gelato artigianale” un’occasione è il terzo Festival del Gelato organizzato dalla Caffetteria il Fusillo in collaborazione con L' ABETE ONLUS il 21 luglio ad Avigliano preso il Fusillo a partire dalla ore 20,00 con animazione per bimbi, poi musica dal vivo, karaoke e balli di gruppo, a finire discoteca con SOUND LAB ROCCO IANNIELLI. Sarà l’occasione per festeggiare anche il decennale di lavoro e produzione dello staff del Fusillo nella lavorazione del gelato artigianale. Ecco qualche spiegazione su come si ottiene un buon prodotto da parte della signora Giuseppina, la “maestra gelataia” : innanzitutto latte fresco e di qualità per dare la tipica genuinità assieme alla base assieme alla base ed allo zucchero con la loro semplicità, e dosati con gli aromi danno il gusto finale”. Dunque il latte fresco, questo il segreto della bontà della lavorazione artigianale, inoltre Giuseppina che lo lavora nel laboratorio ci spiega che il prodotto genuino ha Minor quantità di grassi -circa il 6-10% - mentre l’industriale parte dal 10% e meno quantità di aria cioè max 35% mentre nell’industriale si parte da 70%. Proprio l’aria fa conservare per mesi il gelato da fabbrica, mentre quello da laboratorio deve essere consumato in pochi giorni. Un bel cono fresco aiuta a vincere le calure estive certo, ma è anche una leccornia dal buon valore nutritivo, fonte di antiossidanti (polifenoli). Buono è anche l’apporto di micronutrienti: vitamina A, calcio, fosforo e, specie nel gelato al cioccolato, vitamina E. Il gelato artigianale è un ottimo alimento nelle diete ipernutritive per di digeribilità ed il sapore, è indicato anche per i soggetti anoressici o con problemi di digestione.