“FIGL’ MIJ LU PASSAT’ EGL’ BELL’ PE ESS’ RUCURDAT’ A NO PE ESS’ REVESSUT’'.
24 agosto: “ Dialoghi e Tradizioni 2013”. La quinta edizione a tema “Valorizzare per non dimenticare”, rivolta al “ Musical della Canzone Aviglianese”, (nonostante le avversità atmosferiche) ha calato il sipario registrando tantissimi visitatori. Il quartiere “Re’ Mpère La Terra” protagonista all’interno della sagra delle sagre di Avigliano “Sua Maestà il Baccalà” grazie all’Associazione “Promozione Sociale Terra” e agli abitanti dello storico quartiere. Tutti hanno contribuito con la loro presenza ed oggetti, a vario titolo, affinché riecheggiassero per gli antichi vicoli le canzoni del folclore in dialetto aviglianese attraverso il ricordo del cantore per eccellenza, Angiolino Santarsiero, meglio conosciuto con il nome e soprannome di “Angiulin Re’ziechin’, scomparso prematuramente nel 1976 all’età di 47 anni,”. I tanti visitatori, con in mano la didascalia che illustra con foto e scritti alcuni dati storici e qualche notizia utile per la conoscenza e la comprensione dell’impegno scolastico e umano di Angiolino, da parte a parte la rappresentazione scenografica dei commedianti, cantori, musici e figuranti, hanno fatto un tuffo in un passato remoto. E' un'emozione. E' una scheggia del tempo che vive, che pulsa, in quel ritmico rullare di tamburelli e nel suono dell’organetto e della chitarra, e le voci dei giovani cantori che ha rimandato i visitatori a tempi poi non tanto lontani, ma che sembrano, guardandoli con gli occhi di oggi, quasi preistoria. Hanno così potuto cogliere i momenti salienti di un modo di vivere e di fare, attraverso le canzoni di “Angiulin Re’ziechin’”, di un'epoca vissuta del dopo guerra. La rappresentazione scenografica della canzone “Aggli lahe re Sand’ Vit’”, che come quasi tutte le canzoni dialettali cantano dell’amore e mettono al centro l’immagine della donna, con l’interpretazione del duo cantore, mi hanno fatto ricordare una massima di Audrey Hepburn sulla donna che mi piace riportare perché penso degna di citazione: “ La bellezza di una donna non dipende dai vestiti che indossa, né dall'aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi. La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il posto nel quale risiede l’amore.”. Bello ed emozionante la rappresentazione delle altre canzoni dalla “filastrocca di Angiolino” ai “vini Lucani”. La caratteristica di Avigliano e delle sue frazioni è quella di essere un autentico museo all’aperto, dove convivono gli stili delle varie epoche e la presenza della storia è ovunque grazie alla conservazione del tessuto edilizio della città. I quartieri storici rivivono e si rianimano dell’antico, indomito spirito degli aviglianesi, pulsa accanto alla leggiadria della sue donne, sotto l’imbrunire del caldo sole di agosto. Anche questo è “Mpère La Terra”. Grazie a A.P.S. Terra è fantasia, mistero, magia, incantesimo che prende il cuore di quanti la vivono. Un viaggio nel passato, nella storia cittadina. Avigliano “città dei ricordi”: Una felice sintesi espressiva capace di suscitare profonde emozioni in una rappresentazione, sia pure semplice, di un mondo dove storia e tradizione camminano a braccetto per le antiche rue dove la luce disegna bizzarri “medioevali sulle pietre levigate dal tempo. Chiudo con una felice frase “Re Zia Rosa” che mi ha detto dietro le quinte: “Figl’ mij lu passat’ egl’ bell’ pe ess’ rucurdat’ a no pe ess’ revessut’". Figlio mio, Il passato è bello per essere ricordato, non per essere rivissuto". Appuntamento ad agosto 2014 tutti insieme per rivivere un nuovo spaccato della nostra storia che ci conferma la nostra “ Aviglianità” che non è solo il Baccalà.