Avigliano – Una sera d’estate, ritrovarsi per parlare di politica. Un’ utile occasione per fare il punto sulla situazione politico-amministrativa locale. Iniziativa promossa dalla sezione di Avigliano di Alleanza Nazionale e vissuta su due momenti. Primo tempo per dare spazio ai giovani di An, per “una politica più giovane e più giovani nella politica”, come recitava il titolo della manifestazione. E in un momento in cui i partiti del centrosinistra sembrano aver perduto ogni contatto con i giovani (non si ricorda da anni una qualsiasi iniziativa messa in campo dalle organizzazioni giovanili, se esistono, di questi partiti), An si caratterizza come unico movimento che cerca di dare spazio a quelle frange delle nuove generazioni interessate alla politica. Poi, il confronto: due esponenti di An (il segretario provinciale Gianni Rosa e il consigliere comunale di Insieme per Avigliano Francesco Giordano) e due dell’amministrazione comunale (il sindaco Domenico Tripaldi e l’assessore Donato Lacerenza) a discutere di alcuni temi della politica locale. Dibattito dai toni pacati, ma dalla contrapposizione netta. Inevitabile partire da un bilancio dei primi due anni di consiliatura, con Rosa che ha chiesto al sindaco un atto di umiltà, “nei suoi panni presenterei ai cittadini ciò che davvero si può realizzare, senza vendere sogni impossibili”, e Giordano che ha chiesto una maggiore partecipazione popolare alle scelte e un’attenzione maggiore alla questione dei contenitori culturali; non sempre, ha ribattuto il sindaco Tripaldi, i risultati prefissi sono stati raggiunti per cui qualche malcontento nella popolazione è spiegabile, e comunque, ha aggiunto Lacerenza, le opere pubbliche stanno procedendo e in alcuni casi gli appalti per la realizzazione di nuove sono imminenti. Sul problema del disagio giovanile e delle tossicodipendenze Tripaldi ha invitato ad evitare contrapposizioni, ricordando la delibera del dicembre 2005 del Consiglio comunale, proposta dall’opposizione ed approvata all’unanimità, rimasta tuttavia, secondo Rosa, inattuata. Sulla questione infrastrutture aspro il confronto sulla vicenda della Provinciale 6, i ritardi nella cui realizzazione sono addebitabili, a detta degli esponenti della maggioranza, a problemi che riguardano gli enti sovra comunali; Tripaldi e Lacerenza hanno poi ricordato il voto contrario di An in Consiglio provinciale sul finanziamento dell’opera, “strumentalizzazione –ha replicato Rosa- del voto contrario del partito al Bilancio della provincia”. Altro tema discusso, la riforma dello Statuto comunale, “esigenza antica, ma solo da poco si è riunita, per la prima volta, la Commissione preposta”, ha accusato Rosa; “la riforma –ha replicato Tripaldi- dovrà essere occasione per ripensare a quegli strumenti che non sono stati istituiti o non hanno funzionato, evitando di creare copie di strumenti già esistenti”. Infine toccate altre questioni importanti come il Regolamento edilizio (“paradossalmente –ha sostenuto Tripaldi- sarebbe meglio restasse incompiuto perché se ne trarrebbero solo vantaggi”, mentre Giordano ha accusato la maggioranza per il metodo usato: “non c’è stato alcun confronto con l’opposizione, iùquando se ne doveva discutere in Commissione il primo assente fu proprio il sindaco”) e di costi della politica. Insomma, tanta carne al fuoco, e l’impressione che alla ripresa autunnale molti saranno gli argomenti di discussione di polemica. Giancarlo Tedeschi