“PER RENDERE LA VERITÀ PIÙ VEROSIMILE, BISOGNA ASSOLUTAMENTE MESCOLARVI UN PO' DI MENZOGNA.”
Il politicante di Avigliano, leader di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, è stato intervistato dal direttore Mimmo Parrella con il contributo del miglior giornale dell’informazione regionale. Dalla "trattativa in casa propria" al caso Pittella, l’imbonitore del banale venerato come oracolo per chi non lo conosce, il nuovo coniatore di verbi, lui che conosce la grammatica italiana e sa che il verbo è la parola per eccellenza, è la parte più importante di una frase che indica l'azione principale, il modo di essere anche delle persone, per far comprendere lo stato dell’arte al distratto intervistatore, piazza un nuovo verbo del suo vocabolario: “sgovernato”. Già il fatto che questo bimbetto artefatto seguito troppo dai media, questo profeta del banale di nome Gianni, abbia ricevuto, senz'arte né parte, pagine e pagine sui giornali, manco fosse un La Pira o figlio d'altra schiatta di santi, la dice lunga. Avendolo conosciuto fin troppo, gli aviglianesi lo hanno già abbandonato, gli preferiscono il vicesindaco Antonio Bochicchio, candidato per i socialisti con Marcello Pittella presidente, persona semplice ma decisa che sta mettendo in pratica con i fatti il suo modo di risolvere le problematiche giornaliere della città di Avigliano. Ritorniamo a Rosa, il politico è andato all’intervista come un fenomeno parallelo e quasi altrettanto banale nello star system dei derelitti di successo, quelli che non hanno niente da dire ma lo dicono con gratificante assiduità. Le sue chiacchiere banali offrono, al gentile pubblico, la possibilità di essere o di pensarsi buono, educato, umanitario, molto impegnato nella lotta al “sistema Basilicata” del duo De Filippo – Folino, ma alla fine raccoglie dolenti sbadigli come tutti gli impostori e gli imbonitori. L'ultimo ritrovato dei ciarlatani è, in fatto di opposizione, dire in modo perentorio quanto segue: “ L’ho dimostrato con atti e fatti in anni di opposizione, prima in provincia e poi in Regione (…)”. E si supera a proposito della domanda sulla card carburante: “ (…) chiedete ai lucani qual è il loro giudizio sulle royalties, pozzi di petrolio (…) forse è il PDL che dovrà rivedere la propria posizione (…)”. Ma non sono stati quelli del PDL lucano, con vice coordinatore Gianni Rosa, ad essersi vantati per questa assurda attribuzione della card ai patentati? Non fu Gianni Rosa, il 01/09/2011, da Regione Informa, a fare queste dichiarazioni: “ (…) Che strana vicenda quella del bonus benzina. Denigrato, deriso, considerato un’elemosina per i lucani ed anche peggio. Prima che diventasse realtà, addirittura per gli esponenti del centrosinistra considerato impossibile ad ottenerlo. Poi, dopo il decreto attuativo, sono arrivate le mille proposte di come utilizzare le risorse finanziarie, dalle emergenze ambientali, alle alluvioni, all’assunzione di postini per consegnare il bonus alle famiglie. (…)”. Per non parlare dell’ondata di messaggini che annunciavano la grande vittoria del PDL lucano o la sua nomina a vice coordinatore regionale, grazie all’intervento romano di Gasparri. Immensamente, capite? Assente, capite? Ora è noto che non si può credere all’intervista rilasciata da cotanto personaggio politico: è uno sberleffo all'intelligenza, all'ironia, al senso della realtà. Lui, così immensamente lontano da un criterio minimo, elementare di verità, come dicono i pigri, condivisa. I nastri di partenza per la campagna elettorale sono stati tagliati ed io mi godrò lo spettacolo dal balcone sulla piazza virtuale dell’informazione.