AVIGLIANO DIVENTA ROCCAFORTE SOCIALISTA
AVIGLIANO. Con i fuochi pirotecnici in piazza Gianturco i socialisti aviglianesi hanno festeggiato lunedì sera l’importante affermazione cittadina del partito di Nencini, il cui candidato Antonio Bochicchio, nonostante non abbia centrato il risultato dell’elezione per poche centinaia di voti su Pietrantuono, unico eletto del Psi, è stato il più votato ad Avigliano, con 1.090 preferenze. Bochicchio ha festeggiato sino a notte fonda un risultato sperato dal suo folto entourage, ma in fondo inaspettato nelle dimensioni, che ha sbaragliato la locale concorrenza e contribuito, con i suoi 2.326 voti totali, all’affermazione dei socialisti, che nella provincia hanno quasi raddoppiato i consensi rispetto alle scorse regionali. «Abbiamo avuto - ha detto Bochicchio - un risultato eccellente in regione grazie alla grande squadra costruita dal gruppo dirigente, che ha messo in campo candidati capaci di calamitare consensi». «Il mio personale successo ad Avigliano - ha spiegato - ed i tanti voti presi anche nel capoluogo, a Ruoti, a Pietragalla, a Pignola, nonché nella zona del Vulture, credo siano stati il riconoscimento della mia disponibilità a risolvere i problemi, del mio essere a disposizione di tutti, del mio impegno serio e onesto nei confronti della collettività. Gli elettori hanno voluto premiare il lavoro e la semplicità». Erano quattro, sulla carta, i concorrenti “locali” considerati forti, senza dimenticare candidati del calibro di Lacorazza e Polese che avevano diversi sostenitori nella cittadina. Vito Santarsiero, secondo eletto del Pd, è di origini aviglianesi ed era sostenuto da pezzi da 90 della locale politica; il suo risultato quasi 600 voti. C’erano poi gli uscenti consiglieri regionali aviglianesi Giannino Romaniello di Sel e Gianni Rosa di FdI, entrambi rieletti con un’ottima affermazione personale. Romaniello ha ottenuto 2900 voti totali, di cui ben 722 preferenze ad Avigliano. «La scelta di correre da soli - ha affermato Romaniello - non solo non ci ha penalizzati, ma ha confermato il peso di Sel. Ad Avigliano abbiamo aumentato i consensi, mentre nel capoluogo abbiamo preso 1030 voti. La gente ha premiato ciò che abbiamo fatto in questi anni, la nostra estraneità allo scandalo di scontrinopoli e il nostro impegno sui temi del lavoro, dell’ambiente, delle politiche sociali ed economiche». «Adesso - conclude - ci auspichiamo che il pd, nonostante abbia ottenuto tra dem e lista del presidente il 40% dei consensi, decida, anche in considerazione del grande astensionismo, che è necessario comunque un cambio di rotta. Noi siamo disponibili a ricostruire un nuovo centrosinistra. Non vogliamo poltrone, ma confrontarci nel merito e affrontare le tante criticità e problemi che vivono la regione e i lucani». Egregia la performance anche di Gianni Rosa, che, nonostante il passaggio dal Pdl a FdI, è risultato il primo eletto nel centrodestra. Il consigliere uscente d’opposizione, nonostante abbia perso alcuni voti tra i suoi concittadini, ha avuto importanti attestazioni in tutta la provincia, strappando 3540 preferenze. «Il nostro impegno - ha detto - è stato premiato e continuerò a lavorare come fatto in questi anni per il bene di tutta la Basilicata».