Un Natale “ricco” solo di disperazione. Ormai è Natale. Per qualcuno sarà una festa, per altri - molti purtroppo – solo un giorno in cui la povertà si avvertirà ancora di più. Sarà così il Natale dei tanti che hanno perso il lavoro e di chi il lavoro non lo ha mai avuto e non riesce a trovare un'alternativa dignitosa di vita. Questo natale e quello che simboleggia lo voglio ricordare con la domanda di un bambino sfortunato. “Un povero bambino affamato chiede a sua madre: "Il Natale cos'è, mamma?" La madre risponde: "Buona domanda, ma non so come risponderti perché non ne ho mai avuto uno e non posso regalartene uno." Il bimbo si guarda intorno e dice: "Mamma, allora deve essere qualcosa di decente da indossare, un bel giocattolo oppure qualcosa di davvero buono da mangiare o bere! Non importa se sotto l’albero non troverò nulla di tutto questo – tanto non c’è nemmeno l’albero però ci sei tu con me e insieme ce la faremo. Ho in mano il mio porta fortuna che dono a te! “Il petalo rossa”! Mamma Ti Voglio Bene!". Fermiamoci un attimo e pensiamo a chi soffre e a chi è solo, cerchiamo di non lasciare indietro nessuno solo perché più sfortunato di noi. Buon Natale anche a voi e a tutti i deboli cui tocca soffrire, anche durante le feste dove si dovrebbe sorridere per forza. Ritroviamo il vero valore del Natale ritornando più umani.