AVIGLIANO, LA MINI IMU NON SI PAGA
Ad Avigliano, il 2014 esordisce, per i proprietari di casa, con una buona notizia. Infatti, non si dovrà pagare la cosiddetta mini-Imu: non solo la prima casa sarà esentata, ma anche box e pertinenze. "Questa è, davvero, una piacevole notizia per i nostri cittadini, ma il quadro complessivo della finanza locale, per come è stato delineato nella Legge di Stabilità, non lascia tranquilli”. Lo affermal’assessore al Bilancio, Vito Lucia, che punta il dito contro il caos normativo che“sta mettendo a dura prova amministrazioni comunali, cittadini e centri di assistenza fiscale”.“Anche ad Avigliano” – prosegue Lucia – “tanti cittadini, negli ultimi giorni, si sono recati o hanno telefonato agli uffici del comune,per avere maggiori informazioni sul pagamento della mini-Imu, in quanto erano preoccupati per la poca chiarezza in merito. Ha ragione il sindaco Vito Summa, quando denuncia una situazione ormai kafkiana. Non esiste trasparenza sugli adempimenti fiscali, sul‘perché’ e per ‘cosa’ paghiamo. E alla fine, i comuni hanno solo l’ingrato compito di incassare per conto dello Stato. ”L’assessore Lucia sottolinea che “si è creato un vero ingorgo fiscale. Se, da un lato, si è proceduto all’eliminazione dell’Imu sulla prima casa, dall’altra, è stata introdotta una nuova imposta, la Tasi, che teoricamente dovrebbe finanziare i servizi indivisibili dei comuni, quali l’illuminazione pubblica e la manutenzione delle strade. Un’imposta, la Tasi, che dovrebbe dare il medesimo gettito della tassa precedente. In realtà, i comuni incasseranno risorse finanziarie in quantità minore. L’ANCI, commettendo un grave errore politico, sta chiedendo di alzare il limite di imposizione, per poter chiudere i bilanci, soprattutto delle grandi città.” “Questo però” – conclude l’assessore – “significa innalzare ulteriormente la pressione fiscale su cittadini e imprese, che è già insostenibile. Oppure,l’alternativa è chiudere servizi essenziali.”. Conclude il sindaco Summa “ Serve un nuovo patto tra governo centrale e amministrazioni locali. Questa atteggiamento del legislatore verso la finanza locale e, in particolare sulla casa,crea non solo incertezza e impossibilità di programmare politiche di sviluppo e di investimento a medio termine, ma, soprattutto, sta minando alle fondamenta la funzione storica del Comune come istituzione più vicina al cittadino”.