ROSA FA IL GIUDICE DELLE DISGRAZIE ALTRUI MA SI NASCONDE DIETRO IL CHIACCHIERICCIO
AVIGLIANO - «E' davvero sgradevole dover registrare un attacco personale così velenoso e violento, tendente ad insinuare il dubbio secondo cui il sindaco non poteva non sapere quanto emerso nelle intercettazioni relative all'inchiesta "Vento del Sud"». E' quanto afferma il sindaco di Avigliano Vito Summa dopo le dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Gianni Rosa che aveva avanzato dubbi anche sulla condotta dell'Amministrazione comunale (di cui sono indagati due assessori e il capo dell'Ufficio tecnico) in merito all'inchiesta su appalti e mazzette della Procura di Potenza. «In questi anni non ho rilevato condotte illecite nelle attività degli uffici comunali - spiega Summa - e meno che mai nella vicenda che ha riguardato l'affidamento dei lavori sul Campo sportivo di Lagopesole, altrimenti sarei stato io per primo a segnalarle alle autorità competenti. Ma se qualcuno è a conoscenza di fatti o situazioni rilevanti ha il dovere di denunciarli alle autorità inquirenti, senza nascondersi dietro il chiacchiericcio di strada o, peggio, il "tutti sapevano". Il sindaco e la maggioranza non hanno mai speculato politicamente sulle disavventure giudiziarie degli avversari, soprattutto quando i processi riguardano direttamente chi, come Gianni Rosa, si erge a giudice delle disgrazie altrui. La presunzione di innocenza è un principio di civiltà giuridica a tutela di tutti, indagati e condannati con sentenza non passata in giudicato, e rimaniamo garantisti fino all'accertamento definitivo delle responsabilità sapendo, su questo terreno, di incrociare la medesima sensibilità del Consigliere regionale di Fratelli d'Italia. I processi si celebrano nelle aule dei tribunali e non nella pubblica piazza, o sui giornali a colpi di comunicati. Aspettiamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso, confidando nel lavoro della magistratura che saprà accertare responsabilità e condotte illecite, ove e da chiunque poste in essere. Attendiamo tutti -conclude Rosa- di conoscere la verità, anche per restituire un clima di serenità e fiducia ad un ambiente scosso dal clamore mediatico e dalle indagini di questi giorni, e che qualcuno sta tentando, miseramente, di intorbidire ancora di più».