INTERROGATORI DI «VENTO DEL SUD» FIORE E SANTORO RISPONDONO AL GIP
Ha respinto tutte le accuse il consigliere comunale di Potenza e tecnico del Comune di Avigliano Rocco Fiore. Ieri ha risposto per oltre un’ora alle domande del gip che l’ha privato della libertà una settimana fa. Il viaggio per Firenze l’ha pagato lui. E anche il cambio delle gomme all’auto della moglie. Niente mazzette. Difeso dagli avvocati Tuccino Pace e Luca Lorenzo è rimasto nell’aula gip del tribunale di Potenza per poco più di un’ora. Il consigliere comunale ha consegnato ampia documentazione e ora attende che il gip decida sulla richiesta di revoca della misura cautelare agli arresti domiciliari che è stata presentata dai suoi avvocati. Anche Bartolo Santoro, l’im - prenditore al centro dell’in - chiesta, ha respinto le accuse. Anche lui è difeso da Tuccino Pace. È rimasto con il gip per u n’ora. La Procura ritiene di aver scoperto un sistema per pilotare gli appalti. Intrecci tra imprenditori, politici e funzionari comunali con l’obiettivo di favorire un’impresa «amica» in cambio di soldi, viaggi e notti in albergo con escort. La Procura di Potenza, diretta da Laura Triassi, ha messo le mani su un sistema finalizzato a convogliare lavori pubblici verso un numero ristretto di aziende, potendo contare anche sulla complicità di funzionari e amministratori locali. Il raggio d’azione dell’ope - razione - denominata «Vento del Sud» - coinvolge Potenza, Pietragalla, Avigliano e Brienza. Su richiesta del pm Francesco Basentini, il gip del tribunale potentino, Rosa La Rocca ha firmato una settimana fa tre provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari. Oltre a Fiore e Santoro, il gip ha disposto i domiciliari per Giuseppe Brindisi, dirigente del Comune di Potenza e già segretario regionale della Basilicata dei Verdi. Brindisi è già stato interrogato. È stato disposto, invece, il divieto di dimora nei Comuni di residenza per il consigliere e assessore comunale di Avigliano, Emilio Colangelo, per l’assessore comunale di Pietragalla, Canio Romaniello e per l’architetto del Comune di Brienza, Michele Giuseppe Palladino, mentre l'imprenditore Donato Colangelo, del capoluogo lucano, dovrà rispettare l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono stati inviati anche tredici avvisi di conclusione delle indagini per imprenditori, amministratori locali e funzionari tra i quali i sindaci di Pietragalla, Rocco Iacovera, e Brienza, Pasquale Scelzo, e l’assessore comunale del Pd di Avigliano Donato Sabia. Sono accusati, a vario titolo, di aver creato un meccanismo grazie al quale controllare le varie fasi delle gare d’appalto in provincia, decidendo a priori chi doveva aggiudicarsi i lavori. Le ipotesi di reato contestate sono di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione propria ed impropria, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso di ufficio, falsità ideologica in atti pubblici, distruzione ed occultamento di atti veri, sub-appalto non autorizzato, false dichiarazioni al pm.