PRIMARIE FDI-AN, UN SUCCESSO IN ITALIA, UN FALLIMENTO IN BASILICATA
Le alte percentuali di affluenza (circa 250 mila votanti) alle primarie di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale testimoniano la crescita del partito : il dato più esaltante nella provincia di Salerno con circa 50 mila votanti e Antonio Iannone il piu’ suffragato con circa 10 mila preferenze. Dati che testimoniano l’ottimo e indiscutibile lavoro che l’Onorevole Edmondo Cirielli e il suo staff hanno saputo fare attraverso la condivisione e la partecipazione di tutti dando ascolto e voce alla base del partito di ogni territorio. Cosa che non è accaduta in Basilicata laddove chi regge le redini del partito evidentemente non ha saputo produrre le medesime azioni; Gianni Rosa non rifugga dall’ autocritica e rifletta sul perché degli scarsi riscontri in Basilicata : essi testimoniano la mancanza di leadership e di capacità aggregative. La frammentarietà è la base della debolezza nella politica italiana, un vizio assecondato dal nostro storico protagonismo ed invidualismo. A destra abbiamo da anni gli stessi problemi della sinistra: ci dividiamo in tanti feudi per poi incontrarci solo per contare qualcosa in più. Ma cosa muove questo vizio in politica? È l’interesse personale, economico o narcisistico, che ha trasformato la politica da servizio a paternalismo, in una terra ove gli eletti si sono sostituiti ai vecchi baroni: logica attuata anche dal Consigliere Rosa. Egli agisce come se fosse stato investito da un mandato divino da Roma, incoronato per diffondere nelle periferie dell’impero, come la Basilicata, il solito modello partitocratico, fatto di giochi di palazzo e nomine lampo, finti coordinamenti che sono in realtà vere e proprie caste. Elogio dell’ipocrisia di chi criticava i metodi di Viceconte e Latronico nel Pdl e che oggi in Fratelli d’Italia ne continua la tradizione. Alleanze elettorali improvvisate , scelte contro la matrice morale del partito stesso, contenitori vuoti sparsi nei vari comuni, giovani utilizzati per far vedere un lato buono e moderno che in realtà non c’è né per forma né per contenuto. Consigliere Regionale, Coordinatore Regionale, censore di candidature e strategie, il film di Gianni Rosa è vecchio e monotono come la sua opposizione sempre ben calibrata a non toccare realmente i nervi scoperti del Sistema Basilicata, una lotta accesa tra i banchi del consiglio ma che sulle tematiche forti si spegne strada facendo. Gianni Rosa è riuscito a disperdere ed a spaccare il gruppo migliore e reazionario che mal sopportava il soggiorno forzato nel PDL per prendersi tra le mani il giocattolo nuovo di turno: Fratelli d’Italia per come è oggi rappresentato in Basilicata non è il partito sano, democratico e corporativo a cui Venezia, D’Armento, Grieco , io stesso, abbiamo aderito: non è altro che espressione delle amicizie storiche e personali del Consigliere Rosa che ha ben pensato di declinare il suo progetto politico in chiave prettamente potentina. Infatti i risultati delle Primarie del 22/23 Febbraio nella Provincia di Matera parlano chiaro: 120 voti a Policoro, 34 a Montescaglioso, 35 a Matera e per fortuna 310 a Stigliano. 560 elettori in totale per tutto il territorio provinciale, su una popolazione di 210mila persone, più che Fratelli d’Italia siamo di fronte ai Conoscenti di Rosa. Dai 2500 voti provinciali del 2013 siamo passati ai 560 delle primarie, anzi il risultato complessivo regionale indica che lo stesso Rosa ha perso 500 voti in Provincia di Potenza, il tutto se raffrontato al dato demografico indica come Fratelli d’Italia sia sceso ormai a percentuali atomiche più che politiche. Era un fallimento annunciato da tempo, da me, da Giuseppe D’Armento, Gianluca Grieco, Giorgio Santoriello e Antonio Mangiamele e da tanti altri gli amici che avevano criticato da subito il sistema miope di Rosa che è riuscito a perdere migliaia di voti in un solo anno. Questo il risultato dell’arroganza di Rosa che ha ben pensato di esautorare la provincia di Matera pensando di sostituirsi automaticamente alla figura di Mario Venezia: tentativo vano e perdente. Basti vedere il risultato di Montescaglioso, comune di residenza del coordinatore provinciale di FDI, o Matera ove perso il supporto di Casino sono venuti meno i voti della persona e sono rimasti quelli delle idee mal seminate da Rosa. Piccolo ma importante traguardo di risultato raggiunto a San Mauro Forte con 84 preferenze. Sogno una Basilicata che non celebri più primarie autoreferenziali, bensì primarie dove il partito, i politici, ,gli aderenti e i simpatizzanti siano protagonisti veri sul territorio dando risposte concrete ai cittadini e non buoni a porre solo semplici questionari. Sogno una Basilicata dove al centro di ogni decisione ci siano i Lucani. E’ arrivata l’ora di sposare un’idea nobile di territorialismo federalista e costruire un progetto serio che investa i cittadini lucani ad essere attori principali del proprio destino, rapportandosi con chi, come noi, seppur da altre postazioni più privilegiate, voglia accogliere le nostre istanze e rendere attraverso azioni concrete il nostro sogno possibile : una provincia di Matera e una Basilicata capaci di interpretare il dolore delle proprie genti e cercare con tutti i mezzi possibili di dar loro risposte con adeguata cura.