PD, DOMANI IL CONGRESSO CITTADINO
Grande fermento ad Avigliano, alla vigilia del congresso cittadino del Partito Democratico, in programma sabato mattina, 29 marzo, nella sala consiliare. Dalle ore 9.00, in quella sede, sarà sciolto il dilemma che “tiene banco”, e vede in contrapposizione le principali “anime” del partito aviglianese. Si procederà, infatti, alla nomina dei componenti del direttivo e del nuovo segretario, in sostituzione dell’uscente Nicola Pace. Dalle “correnti” del PD bocche cucite sugli incontri, che probabilmente hanno avuto luogo nei giorni scorsi, e su quelli dell’ora, per “trovare la quadra” sui nomi. Ma qualche “spiffero” è riuscito a sfuggire al diktat del silenzio. Secondo fonti, provenienti dall’interno del partito, è il gruppo di Sant’Angelo, capeggiato da Angelo Vito Sabia, forte di un consistente pacchetto di tessere, tale da far saltare gli equilibri nel direttivo, che sta cercando di imporre la sua strategia. Si mormora che ha chiesto una quota di rappresentanza, pari al 50% più 1, nel futuro direttivo, nonché l’indicazione del nuovo segretario. L’indicazione sarebbe quella di Carlo Lucia, che avrebbe la meglio su Nicola Grippa che ha declinato l’invito, attuale presidente della proloco di Lagopesole. Si tratta di un nome che determina un inedito asse, tra il gruppo di Sant’Angelo con quello dei “castellani”, in grado di minacciare la leadership del PD di Avigliano centro e del resto delle frazioni. Nonostante il giro vorticoso di telefonate e incontri tra i vari “big” democratici comunali e non, la situazione è in fase di stallo. Ma non si possono escludere clamorosi “passi indietro” dell’ultimo momento, o improvvisi “passi in avanti” di chi, finora, non è emerso. I ranghi serrati, in cui il partito si è chiuso, lasciano aperte le ipotesi più svariate. Un autorevole iscritto del partito e una componente del direttivo uscente, che non ha rinnovato la tessera, entrambi, mantenendo l’anonimato, hanno espresso giudizi molto “taglienti”, in merito alla vicenda. “Suvvia, non siamo ingenui” - hanno spiegato- “da anni che tutti i bravi iscritti, di credo comunista, laburista o cattolico, più in generale, di sinistra e di centro, crescono solo quando, nel congresso, si vota. A questo giro, tra recuperi, rinnovi, nuovi iscritti come la nonnina classe 1919, e le tessere della giovanile si tocca quota 400, a dispetto della volta scorsa, che non arrivavano a 200. Anche questa volta ci strapperemo i capelli, perché finiremo nelle mani grifagne di un capo popolo. E se non si raggiunge l’accordo, sicuramente sarà rinnovato il mandato all’usato sicuro: Nicola Pace. Quindi, vincerà sempre Sabia.” Salvo clamorosi sviluppi durante il congresso di sabato, ne sapremo di più domenica sera, a urne aperte per lo scrutinio.