IL PALAZZO CEDE, MA LORO NON LASCIANO
AVIGLIANO. I tecnici le avevano definite «condizioni statiche precarie». «Ma ora sono peggiorate», spiega il sindaco in un’ordinanza di sgombero emessa due anni fa. Dopo due anni il condominio del civico «179» di via Roma ad Avigliano con molta probabilità rischia di collassare. Ma le famiglie, nonostante l’ordinanza di sgombero e una denuncia in Procura, non vogliono andare via. Preferiscono rischiare la propria vita ogni giorno pur di non lasciare la propria casa. La tragedia di vico Piave a Matera, nella quale sono morte due persone, sembra non aver insegnato nulla. «Ma dobbiamo proprio andare via?», si chiede una signora uscendo dal panificio a pian terreno. Una crepa lunga oltre un metro sovrasta la porta d’in - gresso dell’attività commerciale. Ma è quella più lieve. Basta varcare l’ing resso per rendersene conto. L’o rd i n a n z a del sindaco Vito Summa è incollata al portone del palazzo: «Questo stabile versa in precarie condizioni di stabilità. Si diffida chiunque ad accedere». Intonaco caduto, muratura in bella vista. E lesioni. «Vanno da pochi centimetri a oltre un metro», spiega un tecnico che qualche anno fa si è occupato del caso. In alcuni punti la muratura si è distaccata. Ci sono lesioni gravissime nelle abitazioni. Tra il pavimento e un muro portante si è creato un distaccamento di oltre due centimetri. E alcune crepe sono talmente larghe da sembrare feritoie: permettono di guardare all’ester no. Sul ballatoio di uno dei piani intermedi c’è un avvallamento e basta poggiare un piede per avvertire la sensazione di camminare su qualcosa di fragile. Sul social-network Facebook qualche ex condomino ha «postato» alcune foto, rendendo pubblico il pericolo che ha scelto di vivere chi, invece, è rimasto in quelle case. I carabinieri del comando stazione di Avigliano hanno chiesto ufficialmente informazioni all’ammi - nistrazione. In Procura c’è una segnalazione per sette persone che non avrebbero rispettato l’ordinanza di sgombero, per un tecnico comunale e per un ufficiale della polizia municipale. Perché nessuno ha mai provveduto neppure al puntellamento delle parti pericolanti che affacciano su via Roma, una delle strada principali del paese. La scorsa estate i vigili hanno vietato alla processione di passare sotto quei balconi, deviandone il percorso. L’ordi - nanza, insomma, non è stata rispettata in nessuno dei suoi punti. E chi avrebbe dovuto vigilare non lo ha fatto.