AVIGLIANO – UN MANDOLINO, IL SUO MAESTRO
4, 5, 6, 8, 10, 12, 14: sette giorni in due settimane d’agosto di vacanza musicale dedicata al terzo festival del mandolino di Avigliano - “Suoni Meridiani” – rassegna della realtà a plettro del Sud. Appuntamenti magistralmente organizzati dal direttore artistico Mario Squillante; è questa l’iniziativa in atto in questi giorni nella città di Avigliano giunta al suo terzo anno, voluta dal Comune di Avigliano, in collaborazione con l’orchestra a peltro Domenico Manfredi e con il centro studi “Politeia”. Il mandolino è uno strumento a corde, tipico della tradizione partenopea, anche se è possibile trovarlo in altre differenti culture musicali. Appartiene al genere dei cordofoni a pizzico. Morfologicamente è formato da un manico e dalla classica cassa armonica con la caratteristica forma bombata nel retro che somiglia ad una goccia d’acqua. Le dimensioni ridotte del manico e quindi delle corde e la piccola cassa armonica conferiscono al mandolino la tipica connotazione timbrica rivolta verso l’acuto e la caratteristica sonorità cristallina. Il compianto maestro di qualità Domenico Manfredi morto nel 2000. Fondatore, nel lontano 1956, della scuola denominata "Centro Permanente per l'Educazione Musicale", aperto gratuitamente a tutti coloro che intendessero avvicinarsi alla nobile arte della musica e in particolare degli strumenti a plettro (piccola lamina di avorio, osso o plastica tenuta fra il pollice e l'indice, usata per fare vibrare magicamente le corde del mandolino). Un’orchestra dove lo strumento regina era appunto il mandolino che Lui stesso suonava, accompagnato da mandole e chitarre, con la presenza in alcuni periodi, di altri strumenti a plettro come il mandoloncello, il buzuki e il liuto, e sporadicamente anche del pianoforte, del violino, del contrabbasso e della tromba. La musica ha un potere suggestivo: può divertire, far danzare, emozionare o infastidire, addormentare o sorprendere e molto altro. Ascoltare, e a me è capitato molte volte, la musica dell’orchestra diretta dal Maestro Domenico Manfredi e soprattutto i suoi magistrali assoli con il mandolino che quasi per incanto evocavano storie immaginarie. Il Mandolino suonato dal severo Maestro Manfredi in particolare ha avuto un ruolo fondamentale come strumento di comunicazione ricollocandolo al giusto posto nelle grandi orchestre a peltro. Perché dopo la seconda guerra con i cambiamenti economici e sociali, lo strumento iniziò il suo declino, e lo si confinò tra quelli di uso popolare, diventando il compagno di musica dei suonatori di concertino della posteggia napoletana. Per questo è importante che sia conosciuto e venga insegnato ai giovani aviglianesi per tenere sempre vivo il ricordo del grande Maestro che con le sue suonate ci ha portato per mano attraverso un mondo fatto di suoni e di buoni sentimenti.