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30/08/2014
STREET FOOD LUCANO
Come e dove mangiare? In Basilicata c'è il meglio
 
GUIDA al miglior cibo di strada italia¬no. Chi sono gli eroi del cibo di strada italiano? Basta sfogliare la Guida al miglior cibo di strada italiano di Mau¬ro Rosati, edizioni Gribaudo, per capi¬re quanti e quali siano i prodotti ali¬mentari di largo consumo che, da un capo all’altro dell’Italia, deliziano il pa¬lato e connotano un territorio. Chi c’è dietro la strazzata, i panzerotti con la mozzarella, i peperoni imbotti¬ti in chiave rigorosamente lucana? È semplice: infatica¬bili lavoratori che giorno dopo giorni portano avanti una tra¬dizione culina¬ria e si identifi¬cano con ciò che fanno, tra¬sformando tanti sacrifici in pura passio¬ne. Il volume dalle succulen¬te immagini, contiene al suo interno centotrentasei schede di recensione e oltre due¬cento schede di segnalazione dei mi¬gliori locali “Street food" italiani. Non poteva certo mancare una sezione de¬dicata alla Basilicata, ricca di pietanze “mordi e fuggi” che quotidianamente si consumano in strada durante una passeggiata e una chiacchierata ami¬chevole. L’indagine condotta in Basili¬cata è stata affidata alla, poetessa luca¬na Mara Sabia che, dopo aver visitato personalmente alcuni locali, ha inter¬vistato i titolari e ha stilato una relazio¬ne tecnica del prodotto considerato più caratteristico. Ciò che emerge non è so¬lo la prelibatezza e genuinità di ingre¬dienti semplici ma sono le abitudini di un luogo. A Matera, ad esempio, presso il Bar Pasticceria Sottozero, pare essere sem¬pre molto atteso l’appuntamento delle 18.30, quando dalla friggitrice escono i primi panzerotti preparati con farina locale e farcitura di mozzarella puglie¬se. Se un turista desidera ammirare lo splendore dei Sassi può farlo a stoma¬co pieno affacciandosi alle vicine ter¬razze. Che dire poi del gustoso gelato del Bar Brucoli, storica gelateria nel cuore di Potenza, frequentata da Eduardo De Filippo in occasione dei suoi spettacoli nel vicino Teatro Stabile. A farla da pa¬drone, tuttavia, è il pane che non man¬ca mai sulle nostre tavole, specie se preparato come da tradizione in un an¬tico forno con almeno quattrocento an¬ni di storia alle spalle: il forno di Valvano ad Avigliano. Il forno, la cui strut¬tura è da collocarsi in piena epoca me¬dievale, è preso d'assalto da quanti non vogliono rinunciare per alcuna ragio¬ne alla “focaccia con il buco” e alla piz¬za al pomodoro. Tanti sono i posti an¬cora da visitare e studiare, l’auspicio è che una guida con tali caratteristiche possa stimolare la curiosità di quanti desiderino appropriarsi di un luogo non solo con la vista ma anche con il palato.
 
Angela Salvatore
fonte IL QUOTIDIANO DEL SUD - EDIZIONE BASILICATA
categoria: ALIMENTAZIONE