RICHIESTA DI RETTIFICA E/O REPLICA DI ANTONIO MECCA AL PENNIVENDOLO ENZO CLAPS
faciamus experimentum in corpore vili -Messaggio mail ricevuto da Antonio Mecca in Data: 30 agosto 2014 10:55. Oggetto: Re: aviglianonline.eu - diritto di rettifica all’articolo dove è stato menzionato come provabile nuovo assessore del comune di Avigliano.
Premesso che: Il Diritto di replica e/o di rettifica è contemplato nel novellato dell’art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 che stabilisce: “il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell'agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale”.
Signor consigliere comunale Antonio Mecca, forse Lei non lo sa ma il suo suggeritore politico che è addentro in fatti di editoria, lo sa benissimo che la richiesta di replica e/o rettifica come sopra evidenziato, deve essere indirizzata al responsabile del sito aviglianonline.eu e non al pennivendolo che ha scritto l’articolo.
Comunque:
“Io combatto la tua idea, che è diversa dalla mia, ma sono pronto a battermi fino al prezzo della mia vita perché tu, la tua idea, possa esprimerla liberamente.”
Ipse dixit:
A norma della Legge sulla Stampa chiedo che venga pubblicata la seguente rettifica:
Ormai non ci sorprende più nulla. Il grande stratega della politica nostrana, nonché inimitabile pennivendolo aviglianese, ogni giorno ci fa pensare a quanto sia immensa l’imbecillità. Scrive per il suo clan di lettori che io sarei un pretendente alla carica di Assessore e lo fa con quella carica di livore che gli appartiene come dono prezioso avuto in eredità da qualche suo simile. Non ho mai avanzato alcuna pretesa, nè l'avanzerò mai. Mi dispiace per il notista politico stonato che la casella di Assessore non sarà chiesta neppure da quella “Lega nordovest delle frazioni”, alla quale egli riserva sempre un’attenzione immeritata per la pochezza delle idee e per l’inutile presenza in Consiglio comunale e nello stesso Partito.
Chi detta contenuti e forma di inutili esercitazioni di pancia sa benissimo che non c’è stata mai richiesta da parte mia per alcuna poltrona. E sa pure che da tempo sono fedele alla mia ipotesi, quella di candidare a Sindaco proprio Enzo Claps, la personalità più colta, dinamica, attenta, ferrata in tutti campi dello scibile umana che Avigliano abbia mai avuto. Ad una condizione però, che il futuro Sindaco Claps agisca in solitudine, in quanto riunisce in sé tutte le competenze e le professionalità presenti nell’Amministrazione. Insomma, un Re superiore a Caligola, capace di conferire la delega di assessore non solo al suo cavallo, ma anche agli asini che lo circondano.
Antonio Mecca Consigliere comunale PD
Contro replica del pennivendolo per abbreviare i tempi:
Ora non è per essere leziosi, ma ci sono due minuscole sottigliezze che forse è il caso di approfondire. Se vi va. A me importa per due motivi: 1. cambiare Avigliano vuol dire anche eliminare sacche di ignoranza; 2. In rapporto allo scodinzolante cagnolino addomesticato al servizio della “Lega nordovest delle frazioni” sempre per non dimenticare, asse Giardiniera – Sant’Angelo Lagopesole Sud che mi ha candidato a futuro sindaco di Avigliano, le dico che è troppo poco, io rispetto a lei e ai suoi “mandanti” posso essere il Presidente.
“La meraviglia è l'effetto della novità sull'ignoranza.”
Continuo nel commentare la sua replica: spett.le Antonio Mecca, mi risulta che lei è consigliere del comune di Avigliano, da 4 anni e 5 mesi quindi a scadenza di mandato (sia fatt’ la maronn’) e in tutto questo lungo lasso di tempo, ha partecipato (riscaldando il banco) a circa 200 delibere di consiglio comunale. A memoria ricordo che ha preso la parola solo in due o al massimo tre occasione leggendo, pure male, ciò che altri le avevano suggerito di dire a proposito delle sue dimissioni da delegato del sindaco per le frazioni e l’ultima volta per replicare al consigliere di UP Vito Fernando Rosa.
Per spiegare la sua EMPATIA, e la fine che farà ad aprile 2015, prendo in prestito una piccola favola firmata da un grande filosofo, Schopenhauer e se ha problemi a capirla se la faccia spiegare dal suo suggeritore politico esperto di giornalismo che vive a sud di Lagopesole. PERSONAGGIO PROPENSO AI LAPSUS FREUDIANI ovvero l’inconscio che trapela.
"In una fredda giornata d'inverno un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta e per proteggersi dal freddo si stringono vicini. Ben presto però sentono le spine reciproche e il dolore li costringe ad allontanarsi l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li porta di nuovo ad avvicinarsi si pungono di nuovo. Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non trovano quella moderata distanza reciproca che rappresenta la migliore posizione, quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi e nello stesso tempo di non farsi male reciprocamente".
Morale: Ad usum Delphini, a sua insaputa Lei è stato manipolato e usato da chi ha interesse a non esporsi, mettendole in bocca notizie o informazioni, al solo loro vantaggio per la loro propaganda di potere. Un esempio è la fine che hanno fatto fare all’ex assessore Donato Sabia prima usato e poi buttato alle ortiche. La stessa fine che farà lei.
Concludo perché le ho già dato troppa importanza non fosse altro perché io sono abituato a interloquire con i cuochi e non con i camerieri.
Consigliere Mecca, avrebbe fatto meglio a tacere e passare per idiota che parlare e dissipare ogni dubbio.
E come disse Woody Allen:“Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile.”. Lei ha scelto la seconda opzione avendo concesso con la sua replica la prima opzione al sottoscritto pennivendolo. E se diventerò presidente la nominerò ministro all’inutilità.
P.S.: uno di questi giorni racconterò le famose dimissioni anticipate del sindaco Pinuccio Tripaldi che ho sempre stimato per il coraggio che ha avuto nel cacciare l’allora assessore al bilancio per manifesta incapacità nel controllare la spesa pubblica. Correva l’anno 1994
Il pennivendolo