GRAZIE ALLA POLIZIA MUNICIPALE DI AVIGLIANO SI METTE A NUOVO IL MONUMENTO AI CADUTI
Un duro lavoro di pulizia per il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale fatto grazie all’iniziativa del corpo di polizia municipale di Avigliano. L’oprea – di notevole interesse- fu realizzata nel 1929 dallo scultore Carmine Filippone al centro della villa comunale creata proprio per l’occasione e realizzata anche grazie al contributo degli innumerevoli aviglianesi emigrati negli Stati Uniti. La frase scolpita nel monumento è altamente simbolica “Possiate vivere come noi Vorremo”, incisa nel primo gruppo di statue di bronzo a grandezza naturale con una donna seduta che insegna ad un bambino, il secondo gruppo ha anche una protagonista femminile cinta di una corona, con una fiaccola in mano rappresentante probabilmente L’Italia e anche con un bambino in mano, circondata da due soldati: uno che scruta l’orizzonte e l’altro ferito che abbraccia la bandiera. La firma di Filippone è presente su tuti e tre i bassorilievi presenti. Si hanno poche notizie di questo scultore, di certo fu combattente anche egli steso nella Grande Guerra, era nativo di Frigento (Avellino). Altre sue opere sono il Monumento ai Caduti della Grande Guerra di Guardia dei Lombardi( Avellino) del 1921 e la cornice in bronzo dorato con angeli in bassorilievo che orna il quadro della Beata Vergine del Buon Consiglio dell’omonimo santuario della sua Città Natale. Filippone aveva lo studio a Napoli nel quartiere Vomero in via Belvedere 97 e fu anche restauratore: è infatti documentato intorno al 1940 un suo lavoro su alcune statue di San Nicola di Baronia (Avellino) dedicata alla S.S Annunziata per riparare danni causati dal sisma del 1930. (Fonte Avigliano Storia Urbana, Territorio Architettura Arte di Francesco Manfredi – Premio Basilicata 2011)